Regia di Johnny Ma vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS
Dalla Cina solo cose belle. Almeno qui a Cannes, a alla faccia dei pseudo embarchi made in Usa di stretta attualità.
Dopo l'affascinante noir notturno e piovoso di Wild Goose Lake di Diao Yi'an, è ora di celebrare l'orgoglio della tradizione culturale cinese, che tenta di sopravvivere non solo alla concorrenza della modernità, ma anche alla burocrazia di un piano di rinnovamento strutturale che vede tra le vittime proprio il fatiscente teatro che da anni ospita una strampalata compagnia dedita alla celebrazione del teatro popolare.
Alla tenace capo-comica, il compito di arginare le fughe di personale e non farsi seppellire e sopraffare dalle misure edilizie sfavorevi del nuovo piano edilizio in corso.
Dall'ottimo Johnny Ma di Old Stone, un film insieme folle e delicato che celebra l'importanza della cultura e della tradizione, evitando inutili patetismi e puntando ad una denuncia seria e schietta che non rinuncia a colori e piume, e nemmeno a pavoni-mascotte o misteriosi nani en travesti dai poteri rivelatori.
Detriti e paillettes si uniscono dando vita ad una inconsueta ma suggestiva forma di arte visiva che lascia il segno.
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