Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
The Staggering Girl (2019): locandina
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS Francesca è una scrittrice di origine italiana che vive una agiata esistenza negli Usa, ma si trova costretta a tornare in Italia per accudire l'anziana madre pittrice, ormai sempre meno autosufficiente anche a causa di una cecità imminente, che tuttavia non pare arrestare la sua vena creativa. Tornando nella villa ove trascorse l'infanzia, la donna si rivede bambina mentre vive una strana quotidiana intimità con l'eccentrica madre.
The Staggering Girl (2019): Julianne Moore
The Staggering Girl (2019): Julianne Moore
Luca Guadagnino, Julianne Moore, Marthe Keller al Palais Croisette alla prima mondiale del nuovo mediometraggio del regista di Chiamami col tuo nome e Suspiria: ed è subito glamour e folla di curiosi. Lusso italico, bei costumi, arte e belle ville nostrane in un lungo spot molto glamour incentrato su un particolare rapporto madre/figlia ove l'arte ha un suo preciso ruolo non solo di contorno. . Nel cast extralusso, pure Mia Goth, Kyle MacLachlan e Alba Rohrwacher. Non si comprende bene a fondo il fine di una operazione del genere: se pura sperimentazione, se piuttosto invece un capitolo di un progetto collettivo.
The Staggering Girl (2019): Julianne Moore, Kyle MacLachlan
The Staggering Girl (2019): Kyle MacLachlan
Guadagnino ama la bellezza di luoghi e costumi, la ricchezza che accomuna antiche bellezze architettoniche segnate dal tempo ed accostate al design più moderno, sin dai tempi del riuscito "Io sono l'amore" .
The Staggering Girl (2019): Julianne Moore, Kyle MacLachlan, Alba Rohrwacher
The Staggering Girl (2019): Kiki Layne
E tra il fantasmi di una bella donna di colore sempre sfuggente nel suo cappottino giallo fiammante, e balli "traballanti" di donne agghindate di tessuti preziosi e coloratissimi da gran cerimonia, Guadagnino pare stavolta sembra finire per crogiolarsi dentro questa rappresentazione e fiera della bellezza; ma questa volta, apparentemente, senza un completamente valido costrutto narrativo.
Titoli di testa identici nella grafica a quelli dei film di Woody Allen.... e non sarà forse un caso: nello scorrerli viene naturale aspettarsi di leggere i nomi dei produttori Charles H. Hoffe e Jack Rollins, o dello scenografo Santo Loquasto.
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