Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
Bartolomeo è un ex procuratore sportivo che vive di espedienti finché un amico di vecchia data torna a farsi vivo per offrirgli l'opportunità della vita: un giovanissimo calciatore talmente bravo che potrebbe essere davvero 'la volta buona' di riuscire a combinare qualcosa.
Vincenzo Marra dirige Massimo Ghini nel ruolo della vita. L'intensità che raggiunge nell'interpretare Bartolomeo è qualcosa di mai visto prima. Alla base c'è, oltre alla ricerca del successo, da parte di Pablito, il giovane calciatore interpretato dall'esordiente Ramiro Gracia, talmente convincente da non sembrare finzione ciò che guardiamo, la ricerca di un rappoto paterno che il giovane rincorre da sempre.
La volta buona non è un storia di calcio, come può sembrare, è molto di più. I sentimenti che innesca durante lo svolgimento del racconto, che finisce per essere lento solo quando Marra decide di prolungare alcune sequenze panoramiche in modo eccessivo e non necessario, vengono fuori in modo inaspettato ed è sorprendente l'effetto che fanno.
Grazie anche agli attori che affiancano i protagonisti, Max Tortora e Francesco Montanari, rispettivamente l'amico di cui sopra e il procuratore senza scrupoli che, nonostante siano rilegati in ruoli marginali, riescono a dare un tocco in più alla storia.
L'evoluzione del personaggio di Ghini è ben composta, ed è evidente che la storia si costruisce e muove intorno ad essa. Il lieto fine non è poi così scontato e, quando arriva, è piacevole da accettare.
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