Regia di Vincent Gallo vedi scheda film
Ritratto iperbolico di una follia contemporanea, di un uomo costretto ad impazzire da un sistema di valori, rapporti interpersonali, compromessi necessari alla sopravvivenza e da una serie di situazioni sbagliate o semplicemente sfortunate. Gallo scrive, dirige, interpreta e compone le musiche originali (ma nei momenti clou inserisce anche brani degli Yes e dei King Crimson): può bastargli - anche perchè per ovvi motivi (come donna non è granchè credibile) non può assumersi anche il ruolo della propria ragazza, sebbene a quanto pare sia lui stesso il suo primo fan, sostenitore, suggeritore, amico ed amante. Un ego spropositato, ma con qualcosa da dire: la sostanza in Buffalo '66 c'è e spesso l'inventiva di Gallo-regista lascia il segno. Come ad esempio accade per il tragico epilogo, paventato per un'ora e mezza di pellicola, quindi messo in scena come proiezione possibile e infine dismesso, nel nome di un neonato amore. Brava anche la Ricci, seppure in secondo piano, e bel cast attorno con nomi di un certo risalto sfruttati poco o niente (Mickey Rourke, Ben Gazzara, Anjelica Houston, Rosanna Arquette). Purtroppo, invece di smussare le proprie eccessive velleità artistiche, nel suo prossimo - secondo - lavoro l'autore si lascerà prendere dal delirio di onnipotenza e realizzerà il catastrofico e masturbatorio The brown bunny. 6/10.
Billy esce di galera dopo 5 anni: c'era finito da innocente, costretto a coprire il vero colpevole. Ora ha sete di vendetta; comincia con il rapire una ragazza, ripresentarsi dai suoi e spacciarla per la sua fidanzata; ha poi una turbolenta storia con lei e infine si dedica al suo obiettivo primario: uccidere il suo nemico e suicidarsi. L'amore servirà a farlo ripensare?
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