Regia di Vincent Gallo vedi scheda film
Esordio come regista per Vincent Gallo, uno che si crede bravo a tutto campo e probabilmente lo è pure, almeno in buona parte.
Confeziona una pellicola assolutamente indipendente, lontana dagli stilemi e sensibilità proprie del paese a stelle e strisce, a partire da Buffalo, città lontana, almeno per come è presentata, dal sogno tipicamente americano.
Mette poi insieme una storia anomala, a tratti romantica, a tratti grottesca, nel complesso disillusa e triste quasi sospesa, e la riempie di personaggi azzeccati.
Oltre al suo largo spazio, funziona molto bene il duetto con una Ricci cicciottella che ben si presta al gioco ed il quadretto familiare, con il suo ritorno a casa dopo una carcerazione di cui vuole vendicarsi e di cui non ha detto nulla inventandosi un importante lavoro fuori porta,
Film prettamente autoriale, viscerale per come è concepito, interessante per le tecniche di rappresentazione utilizzate (gustoa la fotografia), forse un pò troppo virtuoso ed eccentrico, ma è bello proprio per questo suo riuscirsi a smarcare e proporre qualcosa di diverso dalla solita minestra.
VOTO : 7/10.
Interessante.
Regia d'autore, imperfetta, ma coraggiosa, eccentrica e volitiva.
Senza dubbio alternativo e per nulla scontato.
Ruolo che si è scelto e che sa rendere piuttosto bene.
Molto brava a prestarsi al gioco con naturalezza, quasi un oggetto fuori posto che trova la sua collocazione.
Un saggio di bravura, caricatura decisamente riuscita.
Convincente.
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