Regia di Vincent Gallo vedi scheda film
Buffalo ’66 rappresenta il debutto di Vincent Gallo come regista. Artista poliedrico, oltre ad essere regista, Gallo ha un passato (e presente) da attore, pittore, cantante e modello.
Buffalo ’66 rappresenta il debutto di Vincent Gallo come regista. Artista poliedrico, oltre ad essere regista, Gallo ha un passato (e presente) da attore, pittore, cantante e modello.
Stento ancora a credere che Buffalo '66 sia stato prodotto nel 1998. Vincent Gallo, con evidenti cenni autobiografici, interpreta un uomo disorientato, lunatico, fragile ma egocentrico, che uscito di prigione vuol fare i conti col proprio passato. Se la storia risulta già sentita e descritta innumerevoli volte nell’immaginario cinematografico, non si può negare che Gallo sia riuscito ad ottenere un’alchimia davvero riuscita e forte di un cinema che pensavo ormai relegato agli anni ’70.
Non c’è dubbio che il regista abbracci a pieno il cinema sperimentale del primo Cassavetes (non a caso Ben Gazzara è uno dei protagonisti del film) e Hal Ashby degli esordi ("L’ultima corvé"). Anche alcune scene della parte finale ricordano nell’estetica "Taxi Driver" di Scorsese.
In Buffalo ’66 c’è una evidente nostalgia, o più rimpianto di un’epoca, ma che diventa tributo schietto e mai lezioso, un eccellente facsimile che racchiude tutte quelle esperienze di immagini e di musiche che hanno accompagnato probabilmente l’infanzia cinematografica e musicale del regista.
Gallo si circonda di un cast per lo più italo americano (lo stesso è figlio di una coppia di parrucchieri, abbastanza disonesti a detta sua, originari della provincia di Agrigento). Accompagna il protagonista Christina Ricci, che interpreta una ragazza sensuale e misteriosa, erotica ed eterea, vittima e complice allo stesso tempo. Ben Gazzara ed Angelica Houston che interpretano i genitori del protagonista e costituiscono, negli stereotipi di falsa accoglienza, di premure superficiali e di morbose attenzioni, uno degli aspetti più tragicomici del film.
Non bisogna escludere anche le apparizioni, cameo carismatici di Mickey Rourke, Jan-Michael Vincent e Rosanna Arquette, che come nei primi film di Jarmush appaiono confondendosi tra passato e presente.
Non è da meno la fantastica colonna sonora, di brani scritti ed interpretati dallo stesso Gallo, e classici del grande rock a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, da Stan Getz ai King Crimson e gli Yes.
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