Regia di William Wyler vedi scheda film
"How to steal a million" è uno degli ultimi film diretti dal grande William Wyler, maestro del cinema americano anni Trenta-Quaranta, e per essere un'opera "senile" è diretta comunque con il suo tocco all'insegna del garbo e della leggerezza. Il grosso del film racconta la meticolosa preparazione e poi l'esecuzione di un furto di una preziosa statuina da parte della figlia di un falsario e di un affascinante ladro di cui la donna si innamora, che però nel finale riserverà qualche sorpresa in quanto alla sua vera identità. Il film è svolto come una commedia sofisticata che a tratti non esclude la suspense, e la sua carta vincente sta senz'altro nella coppia di attori, decisamente affiatata, con un Peter O'Toole che asseconda bene i ritmi della commedia e una Audrey Hepburn ancora pimpante e perfino sexy, ma una menzione andrebbe anche a Hugh Griffith, esilarante nella parte del falsario convinto della bontà delle proprie azioni. È un prodotto gradevole, dove il regista rinuncia in buona parte alle ambizioni anche formali dei suoi film più importanti, per cui si guadagno' molti Oscar e il plauso della critica più esigente, ma girato con un professionismo che si fa ancora apprezzare, una cura del dettaglio e un buon ritmo. La scena del primo bacio fra i due ladri è, a modo suo, da antologia, con un romanticismo che si coniuga efficacemente alla bizzarria del contesto narrativo.
Voto 7/10
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