Regia di Stacie Passon vedi scheda film
Un po’ noir, un po’ thriller, ma soprattutto, a dispetto del soggetto, lo definirei divertente. Merito soprattutto della riuscitissima intesa tra le due ragazze protagoniste, agli occhioni trasognati oltre ogni logica e in qualunque circostanza della sorella maggiore (Alexandra Daddario), alle improbabili trecce della streghetta sorella minore (Taissa Farmiga) che, ingobbite da lontani rancori, slalomeggiano tra la moltitudine di gente ordinaria (peggio per loro...) che non sa, e che pertanto è inutile che cerchi di intromettersi.
Una storia divertente, fantasmatica e al tempo stesso ben concreta, dove ai due poli femminili si uniscono con efficacia le due figure maschili dello zio Julian (Crispin Glover), un uomo disabile che vive sospeso tra due mondi, e di un cugino importuno e inopportuno (Sebastian Stan) che, senza rendersene conto, viene a disturbare “l’equilibrio” di un Castello dove si è sempre vissuto, e dove pertanto non c’è spazio per chi non “ci” appartiene.
Brillantemente confezionato con ombrosa allegria, uno di quei film che, senza aggiungere niente di quel che il cinema sa già e ha già fatto (impossibile non riandare con la mente alla “Addams Family”), stacca comunque il biglietto dell’originalità e di una putrescente freschezza che lo fanno senz’altro apprezzare.
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