Regia di Mario Martone vedi scheda film
La storia di un camorrista napoletano.
Se non fosse per la firma di Mario Martone in regia – e, va da sé, per il titolo di eduardiana memoria – sarebbe realmente difficile avere anche soltanto voglia di vedere questo film: l’ennesimo rimasticamento della “Napoli peggiore” in salsa savianesca, tutta boss senza cuore, legge dell’onore, violenza dilagante e, per farla breve, prevedibili gomorrismi. Sbadigli. Sbadigli a profusione e questo nonostante la buonissima cura estetica del prodotto, la vivace fotografia di Ferran Paredes, il montaggio di un grande professionista come Jacopo Quadri, il cast che annovera fra gli altri Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Roberto De Francesco e Massimiliano Gallo, tutti volti noti anche (o soprattutto) grazie al piccolo schermo. Ma, in modo particolare, nonostante il presunto sigillo di garanzia della derivazione eduardiana del copione firmato da Martone stesso e da Ippolita di Majo, che è a conti fatti una rilettura in chiave moderna, e più che altro aggiornata ai contemporanei gusti del pubblico e alle contemporanee tendenze del cinema e della tv nostrani, del testo teatrale omonimo già portato sulla televisione nazionale proprio da Eduardo De Filippo nel lontano 1964. Il sindaco del rione Sanità è una visione gradevole, ma viene da chiedersi quanto necessaria. 4,5/10.
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