Trama
Marianne Winckler, una nota scrittrice, va a vivere nel nord della Francia per fare delle ricerche utili alla stesura del nuovo libro sul tema della precarietà. Senza rivelare la sua identità, viene assunta come addetta alle pulizie, lavorando con un gruppo di altre donne. Nel suo nuovo ruolo, sperimenta l'instabilità economica e l'invisibilità sociale in prima persona. Ma scopre anche cosa significano il sostegno reciproco, la solidarietà e la forza dei legami, tra lavoratrici.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Ho letto Le quai de Ouistreham della giornalista e scrittrice Florence Aubenas quando è uscito. Come tutti quanti, l'ho trovato un grande libro soprattutto per il modo in cui si è finta disoccupata, ha cercato lavoro ed è diventata una donne delle pulizie. Non ho alcun dubbio quando asserisco che il suo è stato uno dei migliori reportage del giornalismo francese contemporaneo. Tuttavia, mai avrei immaginato di trarre da esso un adattamento per il grande schermo.
Per molto tempo, Aubenas non ha voluto che il suo libro venisse adattato. Molte persone si sono interessate all'acquisto dei diritti ma, di fronte alla sua riluttanza, hanno abbandonato l'idea. Juliette Binoche, che voleva interpretare la protagonista, non ha però mollato la presa: ogni anno invitava a cena Florence e le chiedeva: "Quando facciamo questo film?". E un giorno Florence Aubenas (non sono ancora sicuro del perché) ha menzionato il mio nome, dicendo che avrebbe trovato interessante un mio coinvolgimento nel progetto. Juliette, che non mi conosceva, mi ha allora contattato. In un primo momento, ci siamo incontrati tutti e tre ma in seguito Florence ci ha detto esplicitamente: "Sono affari vostri, non voglio interferire". Così, siamo rimasti solo io e Juliette.
Trovo strano che abbia scelto me, soprattutto dal momento che il mio primo lavoro non è quello di regista. È meraviglioso quando qualcosa che ti arriva senza che lo hai cercato, come un ordine da eseguire, ti tocca così da vicino. Se avessi cercato di scrivere una sceneggiatura originale, non avrei mai potuto trovare un progetto in cui mi sarei sentito così tanto a mio agio.
Ovviamente, il film presenta delle differenze con il libro. Ho deciso ad esempio di concentrarmi su un personaggio che la protagonista incontra quando invece il libro è più corale e offre molteplici punti di vista. Mi è piaciuta l'idea di raccontare la nascita di un'amicizia che diventa più stretta e intima delle altre. Nel libro c'è più cameratismo ma non c'è un legame così stretto. Mi è servito anche per analizzare un altro aspetto decisivo: il sentimento di tradimento che si prova quando la protagonista rivela chi è realmente. Nel libro non ci sono le conseguenze della scelta di Marianne.
A parte Juliette Binoche, tutto il resto del cast è composto da attrici non professioniste. Anche l'importante ruolo di Christèle è interpretato da una non professionista. Juliette è stata fantastica nel non far sentire nessuno fuori posto".
Note
Dal lavoro autobiografico di Florence Aubenas.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Bel film. Mi ha ricordato un po' Ken Loach e un po' il giornalista Fabrizio Gatti si infiltrò come immigrato irregolare per raccontarne le condizioni.
commento di Artemisia1593Carino per un pò comunque visionabile,bene la Binoche come al solito.voto.6-.
commento di chribio1Senza lode ne infamia.
commento di gruvierazTra due mondi con una meravigliosa e sensibile Juliette Binoche, un film da vedere ed amare a prima vista, fa bene agli occhi, al cuore ed all’anima.
leggi la recensione completa di claudio1959La società classista, il precariato, lo sfruttamento di lavoratori e lavoratrici minacciati dalla disoccupazione, elemento strutturale del sistema liberista. Un film realista e spiazzante con due ottime Binoche e Lambert che non lascia spazio a finali da tarallucci e vino.
commento di bombo1