L'undicenne Alex è, per così dire, nato con la camicia, almeno stando a quello che gli ripete il padre Stefan. Siamo infatti nella travagliata Polonia durante la Seconda Guerra Mondiale e abitare nel ghetto non è propriamente una fortuna, ma Alex sa dove nascondersi durante i rastrellamenti dei nazisti. Quando arriva l'ordine di evacuare completamente il ghetto, Alex e i suoi familiari non riescono a sfuggire alla cattura. Mentre i prigionieri stanno per essere condotti via, Alex con la complicità dello zio Boruch riesce a sottrarsi alla deportazione.
Note
Intenso, toccante, doloroso come potrebbe essere una versione al maschile del "Diario di Anna Frank", è un film che stordisce e commuove. Nella storia vera di Alex, ragazzo ebreo del ghetto di Varsavia e tratta dal romanzo di Uri Orlev, c'è tutto il dolore che arriva da una delle pagine più nere dell'umanità, quella dell'Olocausto. Poetico, ma lontano mille miglia dalla visione quasi ludica di "La vita è bella", il film descrive la vita di un bimbo che, dopo la deportazione di massa, rimane unico sopravvissuto nel dedalo di rovine del ghetto che pare una visione di Piranesi.
La storia vera del piccolo Alex viene portata su schermo pagando il dazio necessario che si deve alla trasposizione cinematografica di un film sull'aberrante politica nazista. Se ne ricava un buon film, che racconta con doveroso rispetto dei fatti una bella storia. Meriterebbe più fortuna tra quelli incentrati sulla tragedia dell'olocausto.
Sulla scia di film capolavori come"Il Pianista e Schindler List"questo film si colloca con dignita' tra le opere sulla persecuzione nazista e rimane percio' un lavoro di tutto rispetto per non scordare mai…dico mai.
Anomalo e riuscito film sullo sterminio degli ebrei ad opera della Germania nazista, anomalo nel senso che si distingue per i toni intimistici e di una prospettiva di narrazione che è rigorosamente quella del ragazzo. Gli episodi più riusciti sono quelli delle rappresaglie e dei rastrellamenti selle SS, agghiaccianti per la loro crudeltà e il loro cinismo, dove la vita di un essere umano… leggi tutto
Alex è un bambino polacco di undici anni che vive nel ghetto ebraico assieme al padre e allo zio. Il ghetto è diviso da un muro che separa in due la città, una parte cosidetta “normale” e un'altra continuamente rastrellata dai tedeschi,i quali quotidianamente selezionano coloro che sono destinati ai campi di concentramento.
Dopo la morte dello zio e la cattura del padre da parte dei… leggi tutto
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
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Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Si basa sulle strategie di adattamento e di sopravvivenza di un ragazzo durante l'occupazione nazista,e per questo il film è interessante.Lo è di meno quando si decide di fargli commettere un assassinio,i ragazzini non dovrebbero impugnare mai un arma nemmeno nei film.
Alex è un bambino polacco di undici anni che vive nel ghetto ebraico assieme al padre e allo zio. Il ghetto è diviso da un muro che separa in due la città, una parte cosidetta “normale” e un'altra continuamente rastrellata dai tedeschi,i quali quotidianamente selezionano coloro che sono destinati ai campi di concentramento.
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Quando registi come Fellini o Kubrick realizzavano quei film meravigliosi che affascineranno per sempre l'essere umano , l'isola che non c'è diventava reale. La fantasia è l'unico rimedio a…
Anomalo e riuscito film sullo sterminio degli ebrei ad opera della Germania nazista, anomalo nel senso che si distingue per i toni intimistici e di una prospettiva di narrazione che è rigorosamente quella del ragazzo. Gli episodi più riusciti sono quelli delle rappresaglie e dei rastrellamenti selle SS, agghiaccianti per la loro crudeltà e il loro cinismo, dove la vita di un essere umano…
Voto 6. Il dramma del nazismo e della persecuzione degli ebrei dal punto di vista di un bambino consumato da una solitaria e disperata attesa del ritorno del padre deportato. Regia e confezione di stampo televisivo ma ci sono anche misura, garbo e sensibilità. [13.03.2008]
beh,sorprendente.veramente un signor film.toccante,sentito e recitato ottimamente.un gioiellino probabilmente sconosciuto ma veramente da vedere.peccato che in Italia,questo film l'hanno fatto vedere si nel giorno giusto (il giorno della memoria),ma ad un orario sbagliato (h.10.10) e su una piccola emittente (la7).era meglio farlo vedere alle h.21.00 cosi' che la gente lo potesse ammirare con +…
I documentari e film nel ricordo della shoah, racconti senza miti e caratterizzazioni, scartando le soluzioni troppo sentimentali, senza contrasto, e quindi troppo facili.
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Commenti (2) vedi tutti
La storia vera del piccolo Alex viene portata su schermo pagando il dazio necessario che si deve alla trasposizione cinematografica di un film sull'aberrante politica nazista. Se ne ricava un buon film, che racconta con doveroso rispetto dei fatti una bella storia. Meriterebbe più fortuna tra quelli incentrati sulla tragedia dell'olocausto.
commento di Peppe ComuneSulla scia di film capolavori come"Il Pianista e Schindler List"questo film si colloca con dignita' tra le opere sulla persecuzione nazista e rimane percio' un lavoro di tutto rispetto per non scordare mai…dico mai.
commento di ezio