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I seicento di Balaklava

Regia di Tony Richardson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I seicento di Balaklava

di vermeverde
7 stelle

Il film è stato girato nel 1968 da Tony Richardson, esponente del gruppo innovativo del “free cinema” (con Karel Reisz e Lindsay Anderson) basato sulla sceneggiatura di John Osborne: la novità di approccio di questi registi era nel modo dissacratorio e irriverente nei confronti dell’undestatement di esporre i contenuti più che negli aspetti formali.

“I seicento di Balaklava” narra con rigore storico la famosa e controversa “carica dei seicento”, già oggetto di un film del 1936 più fantasioso e celebrativo con Errol Flynn diretto da Michael Curtiz, avvenuta nel 1854 durante la guerra di Crimea in cui gli inglesi, alleati con Francia, Turchia e Regno di Sardegna, attaccarono la Russia assediando Sebastopoli.

La vicenda segue gli avvenimenti relativi al capitano Nolan (interpretato da David Hemmings), di ritorno dal servizio prestato in India dove ha conseguito la promozione per merito e non comprandola come i colleghi aristocratici e per questo visto con sufficienza dall’establishment militare, aggregato alla brigata di cavalleria leggera comandata, come se fosse sua proprietà personale, dall’arrogante e irascibile Lord Cardigan (reso ottimamente dal grande Trevor Howard). Questi non esita a punire duramente i sottoposti, anche con pene corporali, per minime mancanze e punisce anche Nolan per aver disubbidito a un suo capriccio.

La parte finale del film, dopo aver mostrato la casuale distribuzione degli alti comando della spedizione in Crimea da parte di Lord Raglan (il grande John Gielgud) mostrato come amabile e svagato, fa emergere tutta la follia della guerra e l’insipienza altezzosa dei comandanti, indifferenti alla sorte delle loro truppe. In particolare, è posta in evidenza l’incompatibilità astiosa fra il comandante in capo della cavalleria, Lord Lucan (Harry Andrews) e Lord Cardigan a lui subordinato.

La carica dei seicento, assurda perché contraria ad ogni regola bellica, avvenne per sbaglio: infatti Lord Raglan dette un ordine ambiguo e mal formulato, trasmesso dal cap. Nolan suo portaordini, a Lord Lucan che tergiversò e che Lord Cardigan crede di eseguire caricando frontalmente i russi, provocando così un’inutile strage, pur conscio di andare contro le regole di combattimento. Risulta pietoso e grottesco, dopo il folle massacro, lo scaricabarile fra i tre comandanti dell’operazione.

In sostanza un buon film che smitizza un episodio a suo tempo esaltato come eroico ma che fu in realtà frutto di macroscopici errori dei comandanti. La parte forse più gustosa del film sono i titoli di testa e gli ironici intermezzi animati (di Richard Williams) che bene esprimono il tronfio patriottismo che maschera la politica di dominazione inglese.

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