Regia di Sergio Grieco vedi scheda film
Fra i capolavori del trash volontario-fino-a-un-certo-punto va sicuramente annotato anche questo Come rubare la corona d'Inghilterra, che riesce a fondere contemporaneamente quantomeno tre dei filoni 'di genere' in pieno vigore in quel periodo nel nostro cinema: le spy story alla James Bond, i fumettistici alla Diabolik e i film 'della grande rapina'. Noto anche come Argoman superdiabolico (il nome del protagonista, un ometto con superpoteri straordinari e tutina d'ordinanza bizzarramente gialla e visierina strettissima rossa), il film di Terence Hathaway / Sergio Grieco non va da nessuna parte, ma lo fa con mediocri mezzi (cioè qualcosina in più del consueto budget per lavori di questo stampo, puramente alimentari) e con uno spirito non sempre autoironico (quel 'fino-a-un-certo-punto' di cui sopra) che ne accresce perfino il fascino. La sceneggiatura di Vincenzo Flamini e Dino Verde è ricolma di falle logiche e, quel che è ovviamente peggio in tale contesto, di banalità e luoghi comuni; oltrettutto il titolo è discretamente fuorviante, poichè la corona d'Inghilterra viene rubata nei primi due minuti della pellicola e quindi la storia parla di tutt'altro nei successivi novanta. Fra gli interpreti solo seconde, terze e quarte linee: Roger Browne, Dominique Boschero, Edoardo Fajardo, Nino Dal Fabbro, Mimmo Palmara; sorprende in negativo l'anonima colonna sonora del (solitamente) grandissimo Piero Umiliani. 1,5/10.
Una supercriminale dimostra alla polizia inglese di poter rubare la corona d'Inghilterra come e quando vuole. La restituisce anche, ma chiede in cambio un preziosissimo diamante che le servirà per i suoi scopi malvagi. Entra allora in azione Argoman.
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