Regia di Mikhail Red vedi scheda film
FEFF 21 - UDINE : CONCORSO "ghost-on-the-loose horror" Sul finire del secondo millennio, in un tetro e cupo convento cattolico di Manila frequentato da novizie intente a terminate gli studi per poi votarsi al Creatore, seguiamo il lavoro scrupolodo ed oltre ogni impegno professionalmente previsto che caratterizza l'operatività di una giovane docente, consulente psicologa del luogo, e segretamente medium, impegnata di nascosto ogni sera a mettersi in contatto con l'anima di una giovane che, dieci anni orima, si tilse la vita proprii in quel posto. Tutto prosegue con sinistra quotidianità secondo le ferree linee guida del luogo, fino a che una notte, una studentessa attardatasi nel bagno, viene trovata orrendamente straziata ed uccisa.
La polizia ci mette poco ad incolpare l'unico uomo del luogo, il vecchio guardiano, che subito rigetta ogni accusa, ma poi cede e confessa, offrendo alla giustizia una versiine dei fatti lacunosa, utile solo a chiusere presto il caso e ad accontentare le richieste di archiviazione che la severa Madre Superiora Suor Alice intende assicurarsi per non perdere i favori dei fedeli finanziatori.
Ma Pat, la giovane ed intrepida psicologa, sospetta proprio che in quel truce epidodio dia implicata la Superiora, mentre fatti strani continuano a manifestarsi tra i tetri corridoi di quel lugubre luogo di preghiera. Alla sua prima incursione nel genere, il gio ane prolifico regista filippino Mikhail Red, figlio del più famoso cineasta indipendente Raymond, le studia e percore tutte le vie per creare sana atmosfera di tensione e momenti spaventevoli: ma il suo Eerie (ovvero "inquietante"), aplare piuttosto come una risaputa accozzaglia di luoghi comuni escogitati nel vano tentativo di ficreare una suspence che pare più teorica che genuina, più provocatoria che scientemente spaventevole.
Ed il film ad ambientazione monastica appare un nuovo sbiadito tentativo di tornare a mettere a confronto il mondo reale con quello soprannaturale, tentando di giicare la carta della religione intesa come un culto settario che punta sulla devozione dei fedeli e sulla cieca fiducia verso un istituzione punitiva ed opprimente che soggioga le menti, cancellando ogni forma di intraprendenza personale dettata dall'intelletto e dallo spirito di sana indipendenza.
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