Regia di James Lee vedi scheda film
FEFF 21 - UDINE : CONCORSO "ghost and madness horror film" Un'infanzia inquieta in una maestosa ma inquietante villa segna e compromette la stabilità mentale di due sorelle già dall'età infantile.... o quanto meno quella di una di esse, che verrà in seguito ricoverata in un istituto psichiatrico; l'altra sorella invece, al contrario, otterrà uno straordinario successo come scrittrice di romanzi. Alla morte del padre, la casa viene affidata alla sorella sana, a patto che costei si prenda cura della malata, per l'occasione dimessa dall'istituto che la teneva da anni in cura.
Le due torneranno a rivedersi, e decideranno di comune accordo, di far ritorno nella sontuosa villa di famiglia: ivi ritroveranno, tra gli svariati locali, la medesima stanza chiusa a chiave ove la sorella instabile trovò i motivi, anzi gli incubi più agghiaccianti che la ricondussero a quel disagio mentale e psichico destabilizzante. Scopriremo poco per volta che non tutto è come potrebbe apparire.... anzi proprio per niente.
Da James Lee, pioniere di spicco della Malaysian New Wave cinematografica, Two sisters prende vita come un horror deficitario di vera tensione, soffrendo di povertà non solo di mezzi, ma pure di idee, ed accostandosi, già dal titolo in modo pericoloso e inevitabilmente soccombente, a troppe pellicole indimenticabili di grandi registi, tutte ampiamente superiori alla presente, per stile di regia come per densità di narrazione (da De Palma a Kim Jee won, lo scambio di personalità e la confusione di identità apparivano, nelle relative opere quasi o perfettamente omonime, assai più mirabilmente affrontate, sviscerate e gestite).
Lo script appare infatti assai puerile e prevedibile, le atmosfere fiacche, limitate a concentrarsi su una location che non può certo fare miracoli quando le idee originali latitano.
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