La recensione su Melancholic

di alan smithee

6 stelle

FEFF 21 - UDINE : CONCORSO

"quirky noirish drama" .

Un neolaureato presso una prestigiisa università di Tokyo, timido ed impacciato, tornato a vivere con la famiglia nella cittadina natia, rifugge ogni occasione lavorativa per accettare il posto di inserviente in un bagno pubblico. Salvo scoprire, suo malgrado, che il locale è solo apparentemente quello che sembra, essendo il suo vero scopo quello di accogliere nemici scomodi di un boss della Yakuza che, eliminati brutalmente in quel luogo facile da ripulire e distrutti nella stuf del locale, spariscono facilmente senza lasciare traccia.

Divenuto ufficialmente il ripulitore di quei lavoretti a coltello, pena fare la stessa fine dei malcapitati, si troverà in qualche modo a competere con un collega coetaneo solo apparentemente mansueto e maldestro, ma che nasconde, a differenza del nostro, abili caratteristiche da killer provetto.

Sfidando con abilità, ma anche con un incedere sottotono, generi tra loro spesso disparati se non apparentemente inconciliabili, Melancholic è una ironica e riuscita opera prima di Tanaka Seiji che giostra molto bene humor nero e scene pulp, rivelandosi anche una candida storia d'amore buffa e tenera al contempo. Bravi gli interpreti coinvolti, a partire dal bel protagonista Minagawa Yiji, falso nerd tuttavia credibile nel rappresentare il suo irrisolto ed incerto personaggio, combattuto tra latente indecisione e qualche vitale abbozzo di residuale e malcelato orgoglio latente.

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