Regia di Herman Yau vedi scheda film
FEFF 21 - UDINE : CONCORSO
"weird-family black comedy"
Il sogno di una casa tutta propria diventa un miraggio od una meta tanto più ambita o desiderata, quanto più è alto il valore degli immobili nel luogo in cui si è scelto o si è finiti per vivere. Nella labirintica e alveare Hong Kong, tutta grattacieli e appartamenti ridotti a loculi dai prezzi al metroquadro da capogiro, disporre di un piccolo appartamento tutto proprio è un privilegio; risultare intestatari di un alloggio con vista mare, un lusso sfrenato possibile a pochi.
La famiglia Lo, padre, madre, due figli studenti e un nonno in piena demenza senile, hanno fatto di tutto per arrivare a meritarsela, e pur costretti in uno spazio angusto che li obbliga a condividere intimità che ognuno vorrebbe proprie, il fatto di potersi godere la vista abbacinante che il loro liiccolo alloggio in un palazzo risparmiato dalla frenesia edile in espansione verso il cielo, li appaga più di ogni altro sacrificio necessario. Ma quando il proprietario di un terrazzo antistante devide di sfruttare la sua bella terrazza per installarvi un enorme tabellone pubblicitario che gli procuri introiti costanti e sicuri, a danno del panorama della famiglia, per questo irrimediabilmente compromesso, ecco che le basi per una grottesca, ma feroce guerra di quartiere sono assicurati.
Da una omonima commedia teatrale, il prolifico regista action Herman Yau trae una scatenata e guizzante commedia dai risvolti comico macabri che tuttavia appare sghemba e poco calibrata nel dare spazio agli antitetici ma non ostici registri narrativi, accostati qui in modo sgraziato od avventato. Pertanto non basta il ritmo a sostenere un evolversi dei fatti cosi grottesco e forzato da apparire sin troppo meccanico per suscitare risate sincere e genuine a cui la produzione tenderebbe ad arrivare, ahimè assai invano.
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