Regia di Meng Huo vedi scheda film
FEFF 21 – UDINE: CONCORSO
“human-drama-road movie”
Due generazioni lontane anni luce, ben oltre gli anni di vita che li differenziano, sono costrette a convergere quando i casi della vita inducono un genitore a portare il proprio figlio bambino a trascorrere l'estate con l'anziano nonno che nemmeno ha mai potuto conoscere, sradicando il bambino dalla città ad una campagna ove sono custoditi i poveri resti, ma anche i ricordi a lui sconosciuti, della propria genealogia.
Il nonno accoglie di buon grado e con la tenerezza che lo contraddistingue il tenero nipotino, che protesta ma nemmeno troppo di questa improvvisa decisione atta a tenerlo distante da alcune fasi cruciali che intervengono nella vita ordinaria ma caotica di famiglia.
I giorni trascorrono lenti e senza emozioni, fino al giorno in cui il nonno, apprendendo che un amico si trova ricoverato in cattive condizioni in un ospedale distante, ma non impossibile da raggiungere, decide di intraprendere un viaggio (di fortuna in stile “lynchano” attraverso una sgangherata motocarretta utilizzata anche come una sorta di roulotte a cielo aperto) per andare a trovarlo, forse per l'ultima volta.
Il cammino, tortuoso per le mille incognite che i due viaggiatori placidamente andranno ad incontrare, sarà l'occasione propizia per i due per conoscersi e comprendersi nella più pura ed intensa delle accezioni, entrando in sintonia in un modo che li legherà per sempre.
Crossing the border ha lo straordinario potere di raccontare tutto ciò sviando ogni spicciolo e facile sentimentalismo, trovando il modo e la grazia di affrontare anche tematiche socio-politiche come inerenti il drammatico recente passato di una Cina afflitta dalle drammatiche dinamiche di una Rivoluzione Culturale che non ammetteva mezze misure ed imponeva scelte atte a classificare nettamente le singole posizioni intraprese.
Un viaggio che diviene una metafora meravigliosa e pura contro lo stress e la velocità che guida ormai in modo vorticoso le vite delle città, e trasforma in persone fuori dal mondo gli anziani ancora poco avvezzo alla tecnologia ed ancora legati a ritmi condizionati dall'ambiente e dalla natura circostante. Un road movie classico che davvero, per molto aspetti, ricorda la purezza del capolavoro “una storia vera” di David Lynch, a partire dall'improbabile mezzo di locomozione che il nonnino sceglie per affrontare quel suo viaggio epocale e formativo, in grado di far maturare il giovane tenero nipote, ma di formare anche lui stesso, in qualche modo formandolo e rendendolo più avvezzo e aggiornato verso una modernità che saggiamente continuerà a rifuggire, ma della quale d'ora in poi, imparerà a valutarne l'esistenza. Poesia e magia di sentimenti senza necessità di facile retorica, rendono il bellissimo film un'opera intensa e speciale, e di fatto uno dei pezzi forti del FEFF 21.
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