Regia di Simone Scafidi vedi scheda film
Amate Fulci e conoscete già il suo cinema, la sua gloriosa quanto altalenante filmografia, la sua influenza sui generi e la sua maniera rivoluzionaria di approcciarsi ad essi. Conoscete già la portata seminale del suo operato e avete visto mille volte "L'aldilà", "Zombi 2", "Quella villa accanto al cimitero" senza ancora esserne sazi. Insomma, sapete tanto - quasi tutto - dell'artista, ma poco dell'uomo.
Più che un atto d'amore, infatti, “Fulci for Fake” è un gesto d'affetto per l'artista, avente lo scopo di metterne in luce aspetti e dettagli sconosciuti ai più. Non un punto di partenza alla scoperta di Lucio Fulci, ma un punto di arrivo per chi - cinematograficamente - lo conosce già.
Il film, con fare nostalgico e dolente, racconta l'uomo enigmatico e inafferrabile che fu il regista, lasciando ai margini la sua filmografia per concentrarsi sui passaggi fondamentali della sua vita. Spesso dolenti, frequentemente tragici, filtrati attraverso gli occhi dell'amata figlia paraplegica. Forse avremmo preferito sentirci raccontare qualche chicca cinéphile in più, ma il film di Scafidi - nonostante l'insistito richiamo delle lacrime - rimane un lavoro pregevole e appassionato su un grande del (nostro) cinema.
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