Sullo sfondo della ristretta comunità dei francese che vivono a Vienna, si dipana la storia di una coppia giovane e ben in vista, quella formata da Ève ed Henri. Genitori del piccolo Malo, hanno tutti i requisiti per vivere un'esistenza felice. Henri è infatti il direttore dell'orchestra dell'Opéra mentre Ève lavora all'Institut français. Tutto sembra procedere senza scossoni fino al giorno in cui Henri cede al fascino dell'insegnante del figlio.
Lo scopo di Fitoussi è denunciare l'ipocrisia borghese ma lo fa con un'opera che parte come una commedia nella quale i personaggi si muovono frettolosi e logorroici. Il problema è che resta così anche con il succedersi degli avvenimenti drammatici a discapito della profondità e del coinvolgimento emotivo. Per me quindi solo sufficiente.
Ne "Le apparenze", Marc Fitoussi usa una trama nour per tagliare a fette il berbenismo alto borghese. Il richiamo a Chabrol è evidente, ma della sua mano manca la maestria a saper gestire la trama come se si trattasse di un congegno a orologeria pronto ad esplodere in qualsiasi momento. Il film ha una veste elegante, ma è anche abbastanza scontato.
NOIR IN FESTIVAL 2021
Una comunità di agiati artisti o uomini d'affari si trova a vivere la propria vita, professionale e familiare, in una Vienna che li accoglie offrendo loro tutta la bellezza e l'organizzazione austera di cui è nota ed apprezzata la capitale asburgica.
Seguiamo in particolare il ménage che si è creato tra un apprezzato direttore… leggi tutto
Ève (Viard) ed Henri (Biolay) sono una coppia di mezza età francese che vive a Vienna. Lei dirige una mediateca, lui è un noto direttore d'orchestra con una tresca con la maestra di scuola (Dosch) del loro figlio adottivo. La loro esistenza si consuma tra salotti e rinfreschi, fino a quando non comincia a movimentarsi dopo che lei, scoperti i traffici di lui, non azzarda… leggi tutto
Ève (Viard) ed Henri (Biolay) sono una coppia di mezza età francese che vive a Vienna. Lei dirige una mediateca, lui è un noto direttore d'orchestra con una tresca con la maestra di scuola (Dosch) del loro figlio adottivo. La loro esistenza si consuma tra salotti e rinfreschi, fino a quando non comincia a movimentarsi dopo che lei, scoperti i traffici di lui, non azzarda…
NOIR IN FESTIVAL 2021
Una comunità di agiati artisti o uomini d'affari si trova a vivere la propria vita, professionale e familiare, in una Vienna che li accoglie offrendo loro tutta la bellezza e l'organizzazione austera di cui è nota ed apprezzata la capitale asburgica.
Seguiamo in particolare il ménage che si è creato tra un apprezzato direttore…
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Lo scopo di Fitoussi è denunciare l'ipocrisia borghese ma lo fa con un'opera che parte come una commedia nella quale i personaggi si muovono frettolosi e logorroici. Il problema è che resta così anche con il succedersi degli avvenimenti drammatici a discapito della profondità e del coinvolgimento emotivo. Per me quindi solo sufficiente.
commento di bombo1Ne "Le apparenze", Marc Fitoussi usa una trama nour per tagliare a fette il berbenismo alto borghese. Il richiamo a Chabrol è evidente, ma della sua mano manca la maestria a saper gestire la trama come se si trattasse di un congegno a orologeria pronto ad esplodere in qualsiasi momento. Il film ha una veste elegante, ma è anche abbastanza scontato.
commento di Peppe Comune