Regia di Alessandro Paci vedi scheda film
Alessandro Paci riesce a essere allo stesso tempo infantile e volgare: riuscire a far ridere è un altro paio di maniche però.
Come non bisogna giudicare mai un libro dalla copertina, non bisognerebbe mai giudicare un film dalla locandina, ma qui già si parte malissimo con l'emoticon stilizzata al posto della O per fare "locandina gggiovane". Quando poi l'unica emoticon che andrebbe utilizzata è quella del facepalm.
E' semplicemente incredibile che ancora adesso (questo film è del 2019) abbiano il coraggio di proporre film del genere, che sapevano di vecchio già negli anni '70.
Non è altro che un'accozzaglia di barzellette strariciclate, che non fanno mai ridere e che per giunta sono recitate da cani. Il fatto che pensino che alla gente possa piacere una boiata simile fa capire dell'opinione che questo Alessandro Paci ha del proprio pubblico (e probabilmente ha anche ragione: se ti piace Alessandro Paci vuol dire che sei messo parecchio male).
Il quadro è davvero incredibile da vedere, una miseria assoluta in cui la povertà totale di battute (a meno che vi facciano ridere le allusioni puerili sul sesso, perché qua si riesce a essere infantili pur essendo molto volgari) si accompagna a una tecnica cinematografica inesistente, inquadrature casuali, scene tirate per le lunghe (parecchie volte, prima di arrivare al succo della barzellettina c'è una premessa inutile inquietante per allungare il brodo della durata del film) e riprese indegne persino di un cineamatore.
Le donne? Per chi crea film del genere sono unicamente carne da macello da mostrare, oppure buone solo per fare le prostitute, quindi unico bersaglio di infantili battutine a scopo sessuale ("cosa hai chiesto a Babbo Natale?" "70 euro come tutti gli altri". Ah ah ah). Unica alternativa, la tipa che alla concessionaria delle auto si schifa perché l'automobile ha tre pedali mentre lei ha solo due gambe, perché nel 2019 fanno ancora queste battute: d'altronde per Paci & Co è questo il ruolo della donna nella società.
A confronto, film come I carabbinieri erano sceneggiati in modo illuminato e avevano una visione più avanzata della donna (e davvero per certi versi, restando in Serie B o meno era meglio vedere film di quel tipo che non questa roba).
Gli intermezzi di Ceccherini messia (Cecchù, ah ah ah) stanno lì solo perché Paci non aveva altre barzellette insulse da proporci e servono per aumentare il tono di imbarazzo.
Eppure c'è chi si diverte con questo: per la serie "Darwin, you were wrong".
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