Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Dal romanzo di Faulkner Pilone (dapprima tradotto in italiano con il titolo Oggi si vola): nell’America della grande depressione un giornalista conosce uno strano nucleo familiare composto da un reduce di guerra ridotto a esibirsi in pericolosi spettacoli acrobatici, il fedele meccanico, la moglie contesa da tutti e un bambino che non si sa di chi sia figlio. Ai melodrammi sirkiani degli anni ’50 si addice come un guanto l’aggettivo “fiammeggianti”, nonostante qui la fotografia sia in b/n. Il regista prende tre degli interpreti principali di Come le foglie al vento (Robert Stack tormentato dalle proprie ossessioni, Dorothy Malone dalla bellezza torbida, Rock Hudson sempre un po’ sacrificato nel ruolo del personaggio sano) e li cala in quel mondo di disperati che poi farà da sfondo a Il temerario (1975) di George Roy Hill: persone quotidianamente a contatto con la morte, e quindi abituate a fare poco conto della vita. Forse il finale è un po’ troppo rasserenante; fra l’altro il dono del libro di Willa Cather La mia Antonia, che ha una portata simbolica, è un’innovazione della sceneggiatura.
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