Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Film di una certa ricerca, sempre nell'ambito del melodramma, sia come storia, come ambientazione, recitazione ed in particolar modo della scelta in Bianco e nero, al limite temerario per il genere.Un capolavoro davvero..nel suo genere.
La cura per la recitazione, per Sirk è appurata. Inquadrature e fotografia da manuale.
Una coppia, di cui lui è uno spericolato aviatore, non viaggia nei binari giusti.Lei è innamorata, lui è un balordo che vive di emozioni estreme.La donna prende una sbandata, in un momento di debolezza, per un giornalista innamorato, si pentirà anche se il rapporto con il marito è difficile. Alla morte del marito, dopo una reazione violenta verso il giornalista farà la sua scelta.
Il bestione riccone, che alla fine non è cattivo come vorrebbe, interpretato come da canone
Il disperato che butta in aria la sua vita, questo attore è rimasto prigioniero, ed un vero peccato, aveva il volto e la stoffa per fare molto di più, ma gli è rimasta solo la Tv!
Un fisico da sballo, un volto vissuto, un personaggio ancora più interessante e sfacettato di Come le foglie al vento, con cui vinse un Oscar, una grande attrice, sfruttata in altri films , non al meglio.
Il suo ruolo rientra nei canoni del buono.In altri films di Sirk ha avuto delle possibilità in più, qui comunque affronta il suo personaggio coem da copione ed è quello che noi ci aspettiamo. Con questo ha detto addio al cinema di Sirk..
Un regia di un'inteligenza strabiliante.Un melodramma più complesso, nei dettagli e nella storia, quindi meno semplificazioni drammatiche e più situazioni real/drammatiche. Ha adoperato il cast di Come le foglie al vento. escluso Laureen Bacall, in ruolo anche diversi escluso Robert Stack, che si riallaccia al suo personaggio, con qualche complessità in più.
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