Regia di Nicolás Rincón Gille vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE "Come vuoi che ti trovi, se non mi mandi un segno?" Ad inizio nuovo Millennio, in una Colombia ancora segnata dai lutti di una guerra civile che oppone tutt'ora le forze dell'esercito con gruppi paramilitari delle frange di estrema sinistra dediti al traffico di stupefacenti, un padre di famiglia pescatore fa ritorno, di prima mattina, nella sua modesta abitazione e scopre che la stessa pare abbandonata e deserta.
Poco dopo scorge la figlia piangente, che gli comunica in lacrime l'uccisione dei due figli maschi, gettati nel fiume che limita il terreno antistante la casa dell'uomo. Disperato dal dolore, l'uomo parte alla ricsrca dei cadaveri dei due: solo garantendo una dignitosa sepoltura ai due giivani disgraziati, sarebbe stato permesso loro di evitare che entrambe le loro anime vagassero all'infinito sulla terra, per raggiungere l'agognata beatitudine del paradiso. Assistiamo pertanto alla estenuante, scrupolosa ricerca del tenace ed esile, ma ancor muscoloso José, mentre draga interi corsi di quell'impetuoso corso d'acqua per cercare di arrivare in fondo alla sua dolorosa ricerca.
Uno dei due verrà trovato presto, pur non senza estreme difficoltà. Per l'altro l'impresa risulterà ancor più ardita e alla fine pure il nostro disperato padre giungerà ad un compromesso che riuscirà a riportarlo sulla strada di casa, col cuore a pezzi, ma la consolazione di aver fatto tutto il possibile per adempiere alla sua sacra missione. L'epopea di José è narrata con lo scorrere continuo delle immagini come quello incesante e non meno fluente del fiume impetuoso che accoglie le anime dei due cadaveri crudelmente dispersi.
Il regista Nicolàs Rincón Gille sceglie la soluzione del realismo più esasperato, filmando lo scorrere perpetuo del tempo senza ricorenti tagli funzionali ad un corso narrativo che possa voler risultare più incalzante. In questo senso il bellissimo e straziante film acquista potenza e solennità, riuscendo a definire in tal modo, la definitivita' di un gesto che diventa un audace ed ufficiale addio di un padre intrinsecamente eroico che si sacrifica, ancora in vita, per garantire una eternità serena a due anime estirpate anzitempo dalla perversa cattiveria che si annida nell'essere umano.
Confezionata con tale stoica ma sottomessa solennità, la triste vicenda del povero José acquista poco per volta i tratti epici di una missione purificatrice con cui, nello strazio di un lutto inconsolabile, l'ormai anziano uomo riesce a trovare un significato a cui voler indirizzare tutta una vita trascorsa sul fiume a pescare per il sostentamento dei propri cari.
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