Regia di Franco Lolli vedi scheda film
TFF 37 - FESTA MOBILE - SEMAINE DE LA CRITIQUE/CANNES 2019
Quando il lavoro si rivela una trappola, quando la vita dei propri cari è messa a repentaglio da incontrovertibili cause naturali; quando l'essere una madre single oberata da tutto quanto prima accennato, porta a dover rinunciare, seppur a malincuore, ad una storia d'amore davvero sentita con una controparte che potrebbe davvero essere quella giusta....
La vita caotica di Silvia, avvocato colombiano di Bogotá alle prese con una madre a cui è stato diagnosticato un cancro difficilmente curabile e protesa ad interrompere ogni cura inutile, costretta a dare le dimissioni dallo studio di avvocati che ha cercato in malafede di incastrarla in una vicenda di corruzione, si troverà costretta a fare il punto con la sua esistenza, partendo proprio dalle sue radici, dalla sua famiglia.
Una base che è l'epicentro di molte problematiche, ma anche la soluzione di molti dissidi morali ed interiori a cui altrimenti sarebbe difficile poter dare una risposta, restando in pace con la propria coscienza di esseri civili e corretti.
E' molto bravo il regista colombiano Franco Lolli, di cui avevamo apprezzato assai già il precedente Gente de bien del 2014, a sondare i rapporti intimi e vitali che regnano incontrastati ma contrastanti in una famiglia.
Padrone della materia, il regista sa entrare nell'intimo dei personaggi estrapolando al meglio ogni aspetto dei rapporti umani che intercorrono, siano essi affettivi o proprio amorosi, trovando negli azzeccati interpreti coinvolti, i migliori e più efficaci traduttori dei sentimenti impellenti che la storia intende rappresentare.
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