Regia di Chris Sanders vedi scheda film
Grande spreco di denaro per un film che è la quinta trasposizione dell'omonimo classico per ragazzi di Jack London, inserendosi peraltro in un solco ultrainflazionato rappresentato dai vari Zanna Bianca fino al più recente Togo, uscito qualche mese prima per non parlare della sequela di apocrifi girati in Italia (si pensi alla trilogia di Tonino Ricci). 125 milioni di dollari per un prodotto che non vale certo il budget impiegato, come dimostrano le operazioni degli anni '70 affidate a Lucio Fulci e Umberto Lenzi.
L'operazione dunque è coraggiosa sul versante commerciale e mira a intercettare le nuove leve riproponendo un leit motiv ultra collaudato (gli incassi non supereranno gli investimenti). Tra i difetti registriamo un impiego massivo di computer grafica. Persino Buck viene spesso animato al computer e la cosa rovina la resa. La trama, ovviamente, è quella già vista mille volte, ragione per cui non si ravvedono speciali motivi di interesse. Harrison Ford apporta appeal, mentre non fallisce il romanticismo melanconico legato all'amore per gli animali (Buck riesce a commuovere). Se non fosse l'ennesimo film sull'argomento sarebbe un buon prodotto, ma la realtà è un'altra... Comunque sufficiente per l'empatia che riesce a garantire. Valido il ritmo.
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