Espandi menu
cerca
Come persi la guerra

Regia di Carlo Borghesio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Come persi la guerra

di mm40
4 stelle

Leo Bianchetti, uomo medio, passa senza soluzione di continuità dal servizio di leva alla campagna di Etiopia, per combattere poi in Spagna e in tutta la seconda guerra mondiale, passando anche per il fronte russo e indossando, per aver salva la vita, anche l'uniforme tedesca. Una volta terminato l'incubo, troverà lavoro indossando un'altra divisa, seppure per motivi più nobili: quella del pompiere.

 

Carlo Borghesio e Macario si erano già incontrati nel 1941 per Il vagabondo; con Come persi la guerra il duo viene affiancato da collaboratori di qualità per una pellicola soltanto in apparenza leggera, ma che in realtà sotto la veste comica (fin troppo calcata, va detto) mira a raccontare una parabola umana universale, quella dei 'poveri cristi' mandati al fronte, grazie ai quali o malgrado i quali viene fatta la Storia. La suddetta qualità è quella garantita da un team di scrittura che annovera, oltre al regista, Tullio Pinelli, Steno & Monicelli, Aldo De Benedetti, Leo Benvenuti e Mario Amendola (più Marcello Giannini per il soggetto): una manciata dei nomi più rappresentativi in sceneggiatura per la commedia italiana del dopoguerra. E proprio lì il film si conclude, sulla ritrovata pace che per il protagonista, uomo qualunque, significa soltanto l'ennesimo cambio di divisa, dopo un'interminabile odissea bellica: la denuncia al nazifascismo è messa sotto forma di burletta, ma è comunque evidente; allo stesso modo sottotraccia nell'opera scorre un palese antimilitarismo che lo spessore macchiettistico dei personaggi (in primis quello del protagonista: ma è Macario, grandissimo entro i suoi limiti) può annacquare, ma di certo non annullare. Fra gli altri interpreti: Folco e Piero Lulli, vera Carmi, Nando Bruno, Carlo Campanini e Nunzio Filogamo; musiche di Nino Rota e fotografia di Aldo Tonti, per il quale viene ritagliata anche una particina da soldato tedesco; Benvenuti figura anche come aiuto regista. 4,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati