Il servizio di leva, poi la conquista dell'impero fascista in Etiopia, la guerra di Spagna, di nuovo l'Africa, il fronte russo, i tedeschi, gli americani, il rischio della fucilazione e, finalmente, la fine delle ostilità, ma ancora un'uniforme, sia pure quella da pompiere. È l'odissea del povero Leo Bianchetti (Macario) - sempre in divisa e sempre in pericolo, sbattuto da un posto all'altro, antieroe costretto a vivere tutti i travagli di un decennio tormentatissimo - narrata in chiave comica, ma con un suo substrato profondamente umano. Il protagonista è l'emblema di milioni di anonimi su cui la Storia costruisce i suoi fasti. Il film ha qualche spunto di sceneggiatura interessante, ma è piuttosto raffazzonato.
leo bianchetti sogna una vita borghese e lo vediamo comprarsi un cappello borghese, da persona borghese che ha una sua vita borghese, ma proprio mentre sta per comprarlo, alla radio annunciano l'entrata in guerra dell'italia. erminio macario è una personalità del nostro cinema che proprio non conosco, se non per aver fatto da spalla a totò nel mitico "monaco di monza". sono partito un pò… leggi tutto
Leo Bianchetti, uomo medio, passa senza soluzione di continuità dal servizio di leva alla campagna di Etiopia, per combattere poi in Spagna e in tutta la seconda guerra mondiale, passando anche per il fronte russo e indossando, per aver salva la vita, anche l'uniforme tedesca. Una volta terminato l'incubo, troverà lavoro indossando un'altra divisa, seppure per motivi più… leggi tutto
Questi occhi sono di Ann Heywood nel film di Eriprando Visconti "La monaca di Monza" (l'unico suo che avevo visto prima di questa settimana). Ma è del 1969 dunque non ha diritto a comparire qui tra gli Over 60.…
Macario viene richiamato alle armi, finisce prigioniero degli americani, poi dei tedeschi e, in tempo di pace, diventa infine vigile del fuoco...
Fa parte del filone comico neorealista a cui Macario, per un breve periodo, prese parte. Al comico torinese la simpatia non manca, ma il film oggi non funziona più. E' datato, non fa più ridere e le intenzioni serie si perdono in un…
Leo Bianchetti, uomo medio, passa senza soluzione di continuità dal servizio di leva alla campagna di Etiopia, per combattere poi in Spagna e in tutta la seconda guerra mondiale, passando anche per il fronte russo e indossando, per aver salva la vita, anche l'uniforme tedesca. Una volta terminato l'incubo, troverà lavoro indossando un'altra divisa, seppure per motivi più…
leo bianchetti sogna una vita borghese e lo vediamo comprarsi un cappello borghese, da persona borghese che ha una sua vita borghese, ma proprio mentre sta per comprarlo, alla radio annunciano l'entrata in guerra dell'italia. erminio macario è una personalità del nostro cinema che proprio non conosco, se non per aver fatto da spalla a totò nel mitico "monaco di monza". sono partito un pò…
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Commenti (1) vedi tutti
Datato.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti