Regia di Karim Ainouz vedi scheda film
A dirigere La vita invisibile di Euridice Gusmão è Karim Aïnouz, regista, sceneggiatore e artista visivo brasiliano. Nato nel 1966 a Fortaleza, ha trovato il successo già con il primo lungometraggio, Madame Satã, selezionato dal Festival di Cannes per la sezione Un certain regard. Sono seguiti negli anni Love for Sale (presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2006), I Travel Because I Have To, I come Back Because I Love You (anche questo portato a Orizzonti, nel 2009) e O Abismo Prateado (scelto dalla Quinzaine des Réalisateurs nel 2011). Nel 2014 il suo Praia do Futuro ha preso parte in concorso al Festival di Berlino, dove nel 2018 ha portato anche il documentario Central Airport THF. Apprezzato a livello internazionale (è stato uno dei registi collettivi di Cattedrali della Cultura), ha anche realizzato per la HBO latinoamericana la serie televisiva Alice.
Protagoniste di La vita invisibile di Euridice Gusmão nei panni di Euridice e Guida sono le attrici Carol Duarte e Julia Stockler, due attrici pressoché esordienti al cinema. Il ruolo di Euridice da anziana è invece interpretato da Fernanda Montenegro, attrice simbolo del cinema brasiliano ricordata per il ruolo di Isadora in Central do Brasil. Ha sottolineato in merito il regista: "Le mie due eroine, Julia Stockler e Carol Duarte, sono due giovani attrici, piene di energia e disposte a rischiare e a provare diverse opzioni anche per la stessa scena. Sul set si sono dimostrate molto generose e hanno seguito le mie indicazioni. Sono solito rivedere ciò che giro, fare esperimenti e cercare costantemente la scena giusta: sono convinto che il cinema non sia fatto di sapere ma di scoperte. Ho avuto però il privilegio di lavorare con Fernanda Montenegro, la più talentuosa attrice brasiliana di tutti i tempi. Si è trattato di un sogno divenuto realtà: Fernanda ha 90 anni ma la sua energia è maggiore di quella di una diciottenne".
