Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
diseguale, scomposto, prolisso, ma con lampi di genio. Apologo amaro sul Sogno e sui sogni; riflessione poetica e citazionista sul cinema che "invade" la realta'; racconto di formazione intriso di onirismo e melanconia. Nella mescolanza creativa di toni e umori, e' un impostazione visionaria, grottesca, felliniana (nell'accettazione della vita, in tutti i suoi aspetti) a farla da padrona. Anche quando il film scivola nel melodramma a sfondo morboso e nella tragedia violenta (la parte finale), il regista bosniaco non perde mai il gusto dell'ironia, cuastica e tenera al tempo stesso. Attori TUTTI straordinari, con menzione particolare a Lili Taylor. Discontinuo, ma suggestivo
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