Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Mica lo dico io che è un capolavoro. Qui si tratta di una delle opere che ha maggiormente influenzato l'immaginario collettivo degli ultimi decenni, complice ovviamente il meraviglioso romanzo di Burgess (a tratti stravolto da Kubrick, però). Ed anche un McDowell strepitoso. Ogni singola inquadratura di questo film ha un intenso studio alle spalle ed è un piacere da rivedere anche per l'ennesima volta. La pesantissima polemica politica è la ciliegina sulla torta; quella sociale è fin troppo evidente, ma sempre efficace. Indiscutibile.
Alex è a capo di una banda dedita alla violenza estrema e gratuita. Incastrato dai suoi compari, finisce in galera: 14 anni per omicidio. Dopo due anni però ha un'offerta irrinunciabile: sottoponendosi ad una cura estrema ed innovativa, potrà uscire immediatamente. Accetta ed ha dalla sua il governo e l'opinione pubblica, ma non la gente comune: per lui non c'è più posto nella società e viene cacciato di casa, pestato per strada e tenta il suicidio.
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