Regia di Bruno Dumont vedi scheda film
In un paese francese al confine col Belgio,il giovane disoccupato epilettico Freddy (Doucher) trascina le giornate tra le corse in auto,le visite a un amico malato di Aids e il sesso con la fidanzata Marie (Cottreel).Il titolo originale "La Vie De Jesus" invita a leggere la vicenda come un sacrificio e una redenzione ,assumendo sulle spalle dei protagonisti il male di vivere e il peso di un'esistenza senza ideali.Questo (per chi non lo sapesse ) e' l'esordio alla regia di Bruno Dumont regista controverso , che spesso divide,e che secondo me non raggiungera' piu' la qualita' artistica dell'opera in questione,che contiene assimilitudini Bressoniane dove a parlare sono i paesaggi e i silenzi ,dove prevale l'austerita' ,dove i corpi diventano immagini in primo piano ,fino a spingersi su rapporti sessuali non simulati (comunque controfigurati.Questo e' bel cinema,puo' non piacere....ma e' cinema con la C maiuscola.Bello.Voto 8.
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Non visto ,direi che mi sfuggì.Non ho speranza di recuperarlo.Di recente ho visto ben sette film che non ho recensito,un po' per mancanza d'entusiasmo e molto per mancanza di tempo:sto incremetando l'acquisto dei dvd per studiare meglio gli Autori, e va bene . Però come era bello il cinema in sala...ma ultimamente sono tutte delusioni...., speriamo prossimamente ...
ti capisco Anna...ci sono giorni che vedo film ingiudicabili e difficili da scrivere un giudizio e l'entusiasmo scende vorticosamente...un po' come e' capitato a te...ciiao
Molto bella la tua recensione su un film che non ho visto, ma che ho apprezzato molto attraverso le tue parole Ezio... Bravo davvero!
grazie Rocco...............
Stimolante recensione Ezio, e su un film che nn conosco ma che, da quanto scrivi, varrebbe la pena visionare. Ciao, Paolo.
se ti capita...ne vale la pena....grazie
Io l'ho visto anni fa e purtroppo non lo ricordo più... ma mi fece comunque una bella impressione e mi colpi' molto il titolo originale che alla lettera vuol dire La vita di Gesù. Del resto Dumont è diventato un regista della spiritualità sulla linea di Bresson e Dreyer come confermano i suoi film successivi. Ciao Ezio
concordo in pieno....
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