Regia di Bruno Dumont vedi scheda film
Questo film rappresenta un'ottima testimonianza del vuoto pneumatico che avvolge la testa di tanti adolescenti e giovinastri del mondo d'oggi.La storia dei ragazzi di questo borgo francese abitato da poche anime potrebbe essere comune a quella di tanti altri posti.Non si fa nulla dalla mattina alla sera,ne'ci si preoccupa di questo.Il protagonista ,epilettico,tra una crisi e l'altra sta con Marie,va a trovare un amico morente di AIDS e scorrazza con la moto nelle vie quasi sempre vuote del paese forse a testimoniare il vuoto che è anche dentro questi esponenti di una gioventu'bruciata dal mondo circostante.Quando un ragazzo algerino fa la corte alla sua ragazza lui si scatena e insieme e in mezzo al branco lo uccide.Dumont non è un moralista,il suo sguardo è quello di un antropologo anche se ritiene questi ragazzi capaci solo di istinti primordiali e gesti bestiali(si vedano le crude e molto realistiche scene di sesso tra i due,girate con controfigure).E'un film che lascia attoniti a chiederci perche'l'uomo è capace di simili gesti e ad aver paura perche'storie simili possono accade in luoghi molto piu'vicini di quelli che uno pensa....gli attori non professionisti come sempre accade in questo genere di film fanno un figurone....
bravo
non male
ok
bravo
ottimo esordio
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