Vita senza speranza per i giovani di un piccolo centro nelle Fiandre. Un ragazzo ama disperatamente una ragazza: per lui, l'amore è capace di andare oltre qualsiasi convenzione sociale, di non tener conto della natura intimamente razzista e xenofoba della provincia francese. Ma è così solo per lui: e, alla fine, questa sua diversità gli si ritorce contro.
Note
Presentato nel 1997 a Cannes, premiato in molti altri Festival tra i quali Taormina, "L'età inquieta" è sicuramente uno degli esordi più interessanti degli ultimi anni. La storia sembra scorrere sopita come la quotidianità, ma gli improvvisi scarti che il regista riesce a creare sanno stupire e affascinare. I giovani sono vuoti e violenti, ma il mondo che ereditano è ancora peggiore, come testimoniano le notizie raccontate dai frequenti telegiornali. Dumont ha raccontato che è un film sullo sprofondamento morale che può precedere il riscatto. Ecco perché un titolo originale così intenso e spirituale, malamente banalizzato dalla traduzione italiana. Attori tutti non professionisti, e proprio per questo bravissimi.
I ragazzi de La vie de Jésus sono a tutti gli effetti rintracciabili in questo mondo, a tutte le latitudini, dovunque la miseria morale di una società post-capitalistica abbia lasciato piaghe profonde e segnato abissi di dannazione
Grande film, attori non professionisti ma veritieri, cattiveria e cinicità sbattute in faccia senza ipocrisie, ottimo film peccato che dumont ce lo siamo persi per strada.
Una piccola riproduzione de La resurrezione di Lazzaro di Giotto è l’unico quadro sul muro della stanza di ospedale dove Clo Clo sta morendo di AIDS.
La banda dei quattro amici insieme a Michou, fratello di Clo Clo, è lì a far visita.
Qualcosa in quel dipinto attira lo sguardo di uno di loro, la mummia fasciata di Lazzaro ha sempre avuto un suo fascino:… leggi tutto
In un paesino francese Freddy, figlio della padrona dell’osteria locale, capeggia un gruppetto di adolescenti con poche, ma forti passioni: i motorini, le ragazze e la voglia di fuggire via di là. L’arrivo di un coetaneo nordafricano genera nei ragazzi una reazione violenta.
In genere l’esordio di un regista, specie in età avanzata (Dumont, classe 1958, ha qui… leggi tutto
In un paesino francese Freddy, figlio della padrona dell’osteria locale, capeggia un gruppetto di adolescenti con poche, ma forti passioni: i motorini, le ragazze e la voglia di fuggire via di là. L’arrivo di un coetaneo nordafricano genera nei ragazzi una reazione violenta.
In genere l’esordio di un regista, specie in età avanzata (Dumont, classe 1958, ha qui…
C'è stato un periodo, negli anni '70, in cui lo sceneggiatore più pagato e ricercato a Hollywood era un surfista con allure da boscaiolo che avrebbe voluto andare a combattere in Vietnam (sogno infranto…
In un paese francese al confine col Belgio,il giovane disoccupato epilettico Freddy (Doucher) trascina le giornate tra le corse in auto,le visite a un amico malato di Aids e il sesso con la fidanzata Marie (Cottreel).Il titolo originale "La Vie De Jesus" invita a leggere la vicenda come un sacrificio e una redenzione ,assumendo sulle spalle dei protagonisti il male di vivere e il peso di…
Anche l'eros uscendo dal vero e proprio cinema porno con gli anni ha avuto la sua evoluzione ,inserendo anche in trame da cinema "colto" situazioni bollenti e scene esplicitamente hard.Ecco un piccolo estratto....
Una donna guarda in televisione un bambino africano lontano e malato, molto probabilmente morente, e ha gli occhi lucidi. Poi si allontana per andare a seguire con lo sguardo, accanto alla finestra, il ritorno del (supponiamo) figlio, che rientra in motorino e all'ultimo istante, prima di accostarsi al marciapiede, cade rovesciandosi sulla strada. La stessa donna che prima empatizzava con il…
“Ho bisogno della terra per filmare gli esseri umani” dice Bruno Dumunt. ed in effetti, un impressione che subito si ricava vedendo i suoi film è quella di voler rendere evidente il rapporto di…
Una piccola riproduzione de La resurrezione di Lazzaro di Giotto è l’unico quadro sul muro della stanza di ospedale dove Clo Clo sta morendo di AIDS.
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Una generazione perduta, una visione realistica, ma senza essere documentaristica, una quasi non presenza della regia lascia libero il campo a farci entrare nell’intimo di un gruppo di “Vitelloni” che vivono male la loro vita senza un lavoro, uno scopo e un ideale, frutto delle generazioni precedenti che hanno lasciato un terreno infertile e devastato. La sterilità di una vita…
L'età è inquieta e la mancanza di valori assoluti, nella periferia del mondo "civilizzato" occidentale. E il Gesù che si sono meritati i nostri tempi (anche la sua passione, forse interiore, prevede tre cadute, dal motorino, sulla via del suo personalissimo Calvario) è un ragazzo epilettico e non molto intelligente, che le frustrazioni dei nostri tempi riducono ad…
Come ben sapete talvolta per rendere più appetibili le pellicole internazionali che approdano nelle nostre sale quei burloni dei distributori usano modificarne di sana pianta i titoli, fregandosene naturalmente…
Non regge il confronto con Dardenne e Loach, anche se Dumont ce la mette tutta per riscattare un copione debole (scritto di suo pugno) e interpreti poco convincenti. Lontano tanto dalla laconica moralità dei fratelli belgi quanto dal furore urlato del maestro inglese, Dumont opta per uno stile paradossalmente "quieto", concedendo spazio e tempo agli esterni della depressa…
Prendendo spunto da una bella playlist di Peppe Comune proviamo a rilanciare il tema "urbanistico" delle periferie nel cinema. Ma attenzione: periferia non è provincia. Per avere una periferia ci vuole una città, una…
(....). L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà ; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci…
Freddy (David Douche) è un ragazzo che soffre di crisi epilettiche e passa le sue giornate in compagnia degli amici facendo lunghe scorribande con le moto, o a fare sesso insieme a Mariè (Marjorie Cottreel), la sua ragazza. Il monotono reiterarsi di questo equilibrio si rompe quando un ragazzo arabo (Kader Chaatouf) inizia a fare la corte a Mariè e a insinuare il senso della…
VOTO : 7++. L'unico film che sono riuscito a vedere di Dumont, con sentiti ringraziamenti a Ghezzi che lo trasmise a "Fuori orario" tanti anni or sono, e che mi ha dato l'impressione di trovarmi di fronte ad un regista ostico per quanto racconta ed estremamente interessante. Questo è un cinema che fa male, capace di mostrare il vuoto del mondo che stiamo vivendo, raccontato con…
I telegiornali ci parlano di "emergenze", le cronache si tinigono di "nero", le reazioni sono emotive,forti, decise. Per una "tolleranza zero".Dove finiremo?
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Commenti (3) vedi tutti
I ragazzi de La vie de Jésus sono a tutti gli effetti rintracciabili in questo mondo, a tutte le latitudini, dovunque la miseria morale di una società post-capitalistica abbia lasciato piaghe profonde e segnato abissi di dannazione
leggi la recensione completa di yumeStrade vuote, vite vuote, bar vuoti, attori vuoti. Non memorabile.
commento di tunneyGrande film, attori non professionisti ma veritieri, cattiveria e cinicità sbattute in faccia senza ipocrisie, ottimo film peccato che dumont ce lo siamo persi per strada.
commento di Ramones