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Ma cosa ci dice il cervello

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ma cosa ci dice il cervello

di axe
5 stelle

Giovanna all'apparenza è una donna priva di ambizioni, che si accontenta di un monotono lavoro di contabile in un imprecisato ministero. In realtà, nei sottarranei dell'edificio che occupa il ministero c'è un ufficio segreto della Sicurezza Nazionale, e anche qui, ogni giorno, la donna presta la sua opera a difesa dello Statoe altre volte è impegnata in missioni "sul campo". Questo forte impegno, del quale nessuno tranne l'ex marito - pilota di aerei da guerra - e gli altri membri dell'organizzazione, è a conoscenza, unito alla necessità di essere sempre il meno appariscente possibile, le impediscono di vivere una serena quotidianità. La madre le rimprovera con crudeltà l'eccessivo "grigiore" della propria vita, la figlia non è propriamente fiera di lei. Eppure ciò non turba Giovanna, finchè un evento le cambia la vita. Una ex compagna di scuola la coinvolge in un incontro con altri coetanei, tra i quali vi è la sua "fiamma" del liceo. L'incontro con questi vecchi amici consente a Giovanna di riallacciare un rapporto con la vita reale; nessuno, infatti, è particolarmente felice. Tutti sono stati costretti ad ingoiare qualche rospo o scendere a compromessi che hanno consentito loro di sopravvivere nella "giungla" della contemporaneità. Giovanna, pur senza perdere di vista il suo incarico del momento, che è quello di arrestare un pericoloso terrorista , decide di sfruttare il suo potere e le sue capacità di trasformista per dare una lezione alle persone le quali, con la loro inciviltà, hanno umiliato i suoi amici. Una commedia che nasce con l'intento di intrattenere e far riflettere, trattando diverse tematiche. La prima è quella di criticare i malcostumi dei nostri tempi, puntando l'indice non solo contro gli incivili, ma anche contro chi li tollera, rimanendo indifferente di fronte ad essi. La seconda è un invito a distribuire con maggiore attenzione tempo e cura ad ogni elemento che la vita propone. Giovanna è infatti una persona in forte difficoltà nel rapporto con gli altri a causa della dedizione al proprio lavoro; tanto appare sicura di sè mentre è in attività, quanto triste ed impacciata nei rapporti con la figlia, la madre, gli amici, le piccole e grandi problematiche della quotidianità. L'esperienza che vive le insegna a bilanciare meglio le proprie risorse, e la rende una donna senz'altro più felice di come appare ad inizio racconto. Ho apprezzato l'idea di inserire nel film elementi di azione e spy-story. Ciò, pur senza ottenere grandi risultati - la trama risulta un po' sconclusionata - rende originale il film. Ho trovato particolarmente divertenti le sequenze che mostrano Giovanna in azione a Marrakech e a Siviglia, un po' meno quelle che la mostrano alle prese con i vari incivili che hanno umiliato gli amici; apprezzo gli intenti "educativi", ma in questi momenti sono eccessivi. Così così, Paola Cortellesi, nei molti ruoli che di fatto è chiamata ed interpretare, non delude e neppure lascia il segno. Tra gli interpreti dei comprimari, ho apprezzato Stefano Fresi, nelle vesti di un dimesso, ma coraggioso, professore. Una commedia con luci ed ombre, originale, a tratti divertente, a tratti meno - quando il "moralismo" prende il sopravvento sull'intrattenimento.

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