Regia di Gillian Armstrong vedi scheda film
Nell’Australia di metà ’800, un pastore anglicano e una ragazza di famiglia ricca scoprono di essere accomunati dalla passione per il gioco d’azzardo; c’è poi un altro pastore, più anziano, che sembra poter fare da terzo incomodo, ma a un certo punto sparisce per dedicarsi a una missione in territori impervi. Film stranissimo, indefinibile, difficile da giudicare, con un indubbio sprezzo del ridicolo. A dirla tutta, sembra non saper bene dove andare a parare; però riesce a tenere desta l’attenzione dello spettatore appunto con la curiosità di vedere dove andrà a parare. E anche quando arriva una conclusione vagamente alla Fitzcarraldo, con una cappella tutta di vetro trasportata sulla superficie di un fiume e poi finita a pezzi, non ci si sente del tutto delusi. Da vedere, se non altro per verificare com’è Cate Blanchett con i capelli neri.
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