Regia di David Lynch vedi scheda film
L’estrema visione della malvagia follia umana è rappresentata dalla filmografia di Lynch in modo concreto e anche fin troppo radicato. Una filmografia ridotta, essenziale, che si concentra sulla psicologia oscura, sull’inconscio che è fin troppo sviluppato e padrone del corpo e della mente che lo ospita fino al punto da prendere il sopravvento, trasbordando senza limiti. Nonostante il modo di fare cinema, che contraddistingue le opere di Lynch, che si sofferma quasi maniacalmente su ogni scena, spesso prolungandola anche più del dovuto, rendendo ogni sequenza quasi un’opera d’arte a se stante che però non sempre, anzi quasi mai, ciò viene capito da tutti, come ogni forma d’arte dopotutto. Il cinefilo puro, quello che non si accontenta di guardare ma che vuole osservare, arrivare fin dentro ogni angusto spigolo, troverà un piacere immenso nel guardare questa pellicola. Il merito è anche degli interpreti: Bill Pullman che riesce a concentrare la serietà di Fred Madison, senza però riuscire a rappresentarne il lato oscuro e la sempre troppo sottovalutata Patricia Arquette nel doppio ruolo di femme fatale, personaggio attraente in modo esponenziale dell’intero film. Lynch, chi lo conosce lo sa bene, è per pochi; spesso criticato, altrettanto spesso odiato e deriso ma io credo che possa essere definito uno dei registi, ancora in vita, più visionari di sempre, ne è la dimostrazione l’ultima stagione di Twin Peaks, peccato che metta la sua mente così poco a disposizione della settima arte. Finchè c’è (spero a lungo), auguriamoci che possa farci ereditare film su film che siano capaci di rappresentarlo al meglio. Uno è sicuramente questo…e la colonna sonora di Badalamenti fa’ la differenza.
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