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Strade perdute

Regia di David Lynch vedi scheda film

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La recensione su Strade perdute

di Baliverna
6 stelle

Il modello narrativo è quello di altri film del regista, come "Mulholland Drive". L'atmosfera è rarefatta e a volte onirica (qualche volta da incubo); anche certe scene sembrano prese di peso da sogni, come quando il tizio alla festa chiede al barista chi sia quello strano individuo in nero. Tuttavia, secondo me, il regista non raggiunge gli stessi risultati ad es. del film citato sopra. Del resto la trama surreale impone un equilibrio e un controllo della situazione che secondo me sono molto difficili da raggiungere; quindi non mi stupisce che Lynch non ci sia qui riuscito del tutto.
Una cifra comune delle strane vicende è forse la confusione tra realtà e sogno (sempre molto brutto) e il fatto che i due uomini "protagonisti" compiano azioni delle quali non ricordano nulla. E' come se fossero uno stato di incoscienza o di astrazione dalla propria personalità. Che cosa sono, dunque, i misfatti compiuti in questo modo? Forse sono strani rigurgiti di personalità malate di violenza, che sono come scisse al loro interno, dove la parte più negativa rimane emarginata nell'incoscienza. L'altro elemento che risulta evidente nel film è la confusione e mancanza di senso della realtà: la trama ha dei nodi inspiegabili, i personaggi scompaiono e si scambiano di ruolo, o scompaiono da una fotografia, qualcuno ha un suo doppio... La realtà è caotica e indecifrabile. Comunque secondo me il regista cerca di concretizzare tramite vicende assurde quelle che sono le sue ossessioni, fantasie, dubbi, e angoscie.
I personaggi sono poco più che manichini, ma credo volutamente: sono persone che vivono in modo apatico, annoiato, astratti da se stessi, e governati dalle passioni. Il personaggio più concreto e interessante è credo il produttore di film porno. Ho trovato poi i filmati della videocassetta inquietanti, anche se è difficile spiegare il perché (mi ricordano "The ring").
Annoto poi che c'è parecchio sangue, troppo per i miei gusti, con alcune scene degne di Dario Argento.
E' un film da vedere perché è di David Lynch, e quindi un'altra espressione della strana personalità del suo autore. Secondo me, però, non appartiene di sicuro ai capolavori del regista.

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