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Strade perdute

Regia di David Lynch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Strade perdute

di axe
8 stelle

Il musicista Fred, dopo aver ascoltato al citofono della propra abitazione un messaggio misterioso, inizia a ricevere filmati su videocassetta che mostrano esterni ed interni della sua abitazione, riprendendo la propria famiglia mentre dorme. Spaventati, Fred e la moglie, Renee, avvertono la polizia, che però non fa nulla. Dopo l'inquietante dialogo, durante una festa, con un uomo dal volto di marionetta apparentemente dotato del dono dell'ubiquità, fa il suo rientro a casa, senza trovare alcunchè di strano. Il successivo filmato ricevuto lo mostra in camera da letto, vicino al cadavere martoriato della moglie. Improvvisamente, si trova in una stazione di polizia, accusato del brutale omicidio della donna. L'uomo pare non ricordare nulla dell'evento; dopo aver accusato uno stato di malessere, letteralmente esce di scena. La polizia, trova, infatti, nella sua cella il giovane meccanico Pete, incapace di ricordare per quale motivo è lì. Mentre gli agenti s'interrogano sull'inspiegabile evento, Pete è rilasciato; di lì a poco, entra in contatto con l'elemento che sembra essere il trait d'union con la vicenda di Fred, un'improbabile coppia formata da un boss di mezza età ed Alice, una donna bionda straordinariamente somigliante a Renee. Thriller costruito dal regista David Lynch su temi e personaggi tipici del genere noir, "Strade Perdute" induce nello spettatore un gran numero di dubbi; tento la mia interpretazione - corroborata da alcune argomentazioni che ammetto di aver trovato sul web - escludendo sin da subito la presenza del sovrannaturale, ipoteticamente rintracciabile nella figura dell'"uomo misterioso", all'apparenza demone onniscente ed onnipresente, dal volto di marionetta ma dal ruolo di occulto burattinaio. Ciò che il regista ci trasmette è una rappresentazione della realtà come vissuta e percepita dalla mente Fred; quanto apprendiamo di lui nella parte del racconto ad egli dedicato lo tratteggia come un uomo ossessionato dalla bella moglie, la quale molto probabilmente lo tradisce; non le concede credito o fiducia, come emerge da una delle battute iniziali, circa l'incapacità o l'incostanza della donna nel trascorrere una serata immersa nella lettura. Probabilmente, non prova amore verso di lei, ma un desiderio di possesso destinato a non aver soluzione poichè il feeling, la "comunione mentale" tra i due è limitata. La psiche dell'uomo è molto tormentata; l'"uomo misterioso", in tale prospettiva, è una sua qualche entità interiore; la stessa vicenda delle videocassette, e quanto ne deriva, potrebbe essere generata dalla sua mente. Questa opinione può essere sostenuta in virtù della scarsa plausibilità, quando non chiara illogicità, dei fatti ad essa collegati. Non ha molto senso il comportamento dei coniugi in occasione di ogni ricezione, e men che meno quello della polizia, praticamente disinteressata al minaccioso fenomeno. La sensazioni trasmesse della grande casa della coppia mutano in rapporto all'umore del protagonista, a sua volta influenzato dalla luminosità. La notte ogni corridoio, ogni angolo scuro, ogni pertugio è fonte di insidia e insicurezza. Ad un certo momento, appare sulla scena - sia in un "filmato" (una previsione ? Un ricordo ?) sia, per pochi fotogrammi, nella realtà - il truce assassinio di Renee, ad opera di Fred, mostrato nel campo del delitto e, a causa di esso, arrestato, processato e condannato a morte. L'incredibile sostituzione con un altro uomo all'interno della cella può avere spiegazione nella scelta del regista di mostrare un'altra personalità dello stesso protagonista; forse il soggetto che Fred avrebbe voluto essere e che è libero, idealmente, di uscire dal carcere - mentre l'assassino non può, inchiodato alla propria responsabilità. Pete, questo "individuo" è un giovane godereccio, privo di vincoli o remore. Abile meccanico, grazie al suo rapporto professionale con il gangster Mr Eddy, entra in contatto con Alice, sua compagna del momento. Alice è una sosia di Renee, bionda; Pete ne è sedotto, ma dalla relazione non ricava che guai. Mr Eddy è un uomo vendicativo e violento; Alice / Renee è in brutti giri di prostituzione e pornografia; almeno così constata Pete, ma il suo "io" generatore, Fred, potrebbe trovare in ciò una conferma della "devianza" della compagna rispetto un'immagine ideale che non ha riscontro nella realtà. La donna, in questa seconda parte del raccont, illude Pete, prospettandogli di ricominciare una vita insieme, ma, dapprima lo rende assassino, e successivamente, dopo un'improbabile fuga nel deserto, lo abbandona, rendendosi, anche per lui non idonea ad essere posseduta. A Pete si sovrappone, dunque, Fred, il quale, immaginando di aver finalmente "capito il gioco", ritiene di poter fare giustizia, eliminando Mr Eddy, ritenuto responsabile della corruzione di Alice - o, in altra misura, dell'imperfezione, secondo i parametri del protagonista, di Renee - e successivamente parlando ad un'altra versione di sè stesso, chiudendo ed insieme riaprendo la vicenda, in una sequenza temporale alterata. L'epilogo vede Fred / Pete fuggire nel buio, senza meta, senza prospettiva, inseguito da entità assurte a ruolo di simboli. Le "strade perdute" del film sono dunque i mille rivoli nei quali può disperdersi la razionalità degli individui, sotto la spinta delle pulsioni, delle paranoie, dei condizionamenti del caso, delle delusioni, di un'errata percezione della realtà. Tesse la tela l'"uomo misterioso", un'entità che sembra sapere e potere tutto e potrebbe essere ricondotta ad una sorta di coscienza primigènia del protagonista, ineffabile, incomprensibile, sfuggente ad ogni classificazione razionale ma di fatto motrice dell'intera vicenda, reale o generata dalla mente di Fred, secondo logiche incomprensibili. Questo "dramma della mente" ha dunque tre protagonisti, tre rappresentazioni dello stesso soggetto, interpretati da Bill Pullman (Fred), Balthazar Getty (Pete), Robert Blake ("uomo misterioso"). La protagonista femminile, Renee / Alice, è intepretata da Patricia Arquette. Il ritmo del film è msostenuto; le atmosfere sono stranianti, inquietanti, poichè il regista le rappresenta così come il disturbato protagonista le percepisce, nelle varie emanazioni della sua personalità. L'apparente perfezione della grande casa di Fred e Renee, quasi asettica e di notte terrificante, contrasta con il caos "umano" della quotidianità di Pete, il quale vive con genitori vestiti come suoi coetanei, tra una modesta villetta, un'officina, locali che frequenta con amici affiatati, probabile simbolo di aspirazione del protagonista ad una normalità ormai irraggiungibile. David Lynch inserisce nel racconto elementi del noir, immagino per una propensione alla "negatività" di essi; contesti oscuri, sopraffazioni, perversioni, violenza fisica e morale, la prepotenza della ricchezza si fondono alle istanze del multiforme protagonista. Eccezionale è la colonna sonora, curata da Angelo Badalamenti ed integranti sonorità rock, metal, industrial metal; essa si integra perfettamente con eventi ed atmosfere del racconto. Il film di David Lynch è un'opera estremamente complessa, aperta a più intepretazioni - nel momento in cui il regista rappresenta qualcosa che può non essere reale, bensì proiezione mentale, possiamo aspettarci di tutto - ma coerente, proprio nella sua "incoerenza". Vivace, trasgressiva, tanto stimolante da saper catturare anche uno spettatore inizialmente poco attento, grazie alla caratterizzazione dei personaggi ed alle molteplici e sfuggenti vicende nei quali essi vengono coinvolti, rappresenta un'ardua sfida per chi sceglie di "decifrarla"; una prova che, immagino, in pochi possono superare, poichè la verità è avvolta nelle nebbie; è avvicinabile, ma non pienamente raggiungibile.

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