Regia di Ninja Thyberg vedi scheda film
Linnèa, giovane e ambiziosa, vuole sfondare nel mondo della pornografia. Ma durante i primi provini, le scene di sesso sempre più estreme alle quali è costretta a sottoporsi, si renderà conto che la strada per il successo è più impervia di quanto credesse.
Difficile immaginare un film meno sensuale, meno erotico, di questo Pleasure, della regista svedese Ninja Thyberg. Infatti, il “piacere” è l’ultima cosa alle quale Linnèa può aspirare, perché il sesso quando ridotto a business, è un atto meccanico se non violento, puro spettacolo fine a se stesso. Il mondo che Linnèa scopre è quello in cui il corpo della donna diventa plastica da riciclare, oggetto di consumo e intrattenimento. Un mondo fatto di luci, di pose, di scatti da postare sui social, per ottenere il riconoscimento tanto bramato. E per questo riconoscimento, la protagonista è disposta a sottoporsi alle umiliazioni più feroci, a diventare carnefice di se stessa, fino a quando dentro di lei qualcosa si frantuma irrimediabilmente. Pleasure è un film efficace, che ha il merito di mostraci cosa si cela dietro il mondo della sex industry, troppo spesso osannata come panacea di soldi facili, pochi incomodi e molto divertimento.
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