Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
VOTO 8/9 OBBLIGATORIO Splendido noir dell'età dell'oro del genere, cupo, perso, ineluttabile, completo. Completo perchè a partire da un cast perfetto contiene e sviluppa magistralmente molti dei punti salienti dell'intero filone. Mitchum poi è uno dei grandi veri eroi noir che davanti alla gabbia mortale tesa dal destino, reagisce con un abbandono così inevitabile da risultare epico: il coraggio e la lealtà non vogliono dire necessariamente salvezza, perché in fondo salvarsi in questo mondo è inutile... La misoginia è ai massimi livelli: la donna verginale ed innocente viene 'disintegrata' dalla terribile presenza delle dark ladies, belle, infallibili, perdutamente malvagie. Tutto è (meravigliosamente) codificato per esprimere le paranoie dell'americano medio anni 40, lasciando ben poche possibilità di vedere la luce alla fine del tunnel. Il francese Tourneur dopo i capolavori "horror" degli anni precedenti, centra un must del cinema USA di tutti i tempi, dove i superbi dialoghi portano lo spettatore in uno stato ipnotico magistrale, in balia del commento fuori campo e di uno dei duelli psico/verbali più riusciti della storia della settima arte, Douglas/Mitchum. Nella "Biblioteca del Concresso degli Stati Uniti d'America" tutta la vita! Come al solito i titolisti italiani del periodo, rivoluzionando il concetto dell'originale Out of the Past (fuori-ritorna dal passato) scelsero un titolo più affascinante, ribaltando però l'approccio all'opera con una visione della 'colpa' tipicamente di morale cattolica, mantenendo per fortuna l'idea dell'impossibiltà di fuggire dal proprio fato con l'uso della parola 'catene'.
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