Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Una donna rivede il suo maturo ex amante, che è tornato a trovarla ma in compagnia di un’altra: il viaggio nella memoria rimane in sospeso, il tempo perduto non si ritrova più. Resnais torna a riflettere sui rapporti tra passato e presente; il tono è persino più cupo che nel precedente L’anno scorso a Marienbad e, come lì, manca un vero svolgimento (per capirsi: è il classico film in cui “non succede niente”). Il riferimento alla guerra d’Algeria, motivato dal personaggio del figliastro e dai suoi rimorsi per le torture compiute, appare un residuo del clima dell’epoca e si accorda poco con le vicende della protagonista. Una delle opere meno attraenti nella filmografia di Resnais.
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