Nella tranquilla esistenza di Hélène, che vive e lavora a Boulogne, torna inaspettatamente un ex amante di molti anni prima. Hélène si illude che il legame possa in qualche modo ripartire, ma quando va a prendere il suo ex alla stazione capisce che non è possibile: lui è arrivato con un'altra, una giovane donna. La quale fa amicizia con Bernard, il figliastro di Hélène. Fra ricordi personali e della guerra d'Algeria, il tempo passa.
Note
Kammerspiel borghese contemporaneo, ambientato in una città anonima, incentrato sulla ordinaria e spietata banalità del vivere quotidiano e sulle ambiguità della memoria. Premio speciale e alla migliore attrice a Venezia.
Indubbiamente è uno dei film più “lambiccati” del regista: qui la registrazione realistica dei gesti e degli oggetti, è esasperata da un montaggio ellittico talmente elaborato da diventare astratto che ci fa smarrire un poco a seguire i tormentati ricordi del protagonista diluiti dentro le banali convenzionalità della vita di tutti i giorni.
Un'opera complessa,un incrocio di passioni,di sentimenti e di rancori,ambientata da Resnais in una cittadina francese.Premiato al Festival di Venezia,assieme all'attrice protagonista.
Presso la cittadina di Boulogne,Helene (Seyring) si illude di ritrovare il tempo andato con un ex amante (Kerien) che pero' arriva assieme alla nuova fiamma ( Klein).Il regista Resnais ambienta il film in una citta' che si porta ancora dietro i segni della seconda guerra mondiale e mantiene, come tanto suo cinema una rilessione sulla memoria,descrivendo i rappori sentimentali tra i… leggi tutto
Muriel, primo film “a colori” di Resnais, è sicuramente un ulteriore importante tassello che si inserisce nella alla “tematica” della memoria e del “ricordo” (l’importanza di “ricordare” soprattutto) così prioritaria nella prima fase operativa del regista, che poi, soprattutto nei tempi più maturi” che travalicano… leggi tutto
Il passato che ritorna, a volte instancabile perseguitatore, altre volte portatore di speranza. La famiglia Aughan, assieme a tutte quelle persone che da essa sono state sfiorate (e che il tempo ha risparmiato), è come formata da ingranaggi che abbiano perso il loro assetto originario: non si sa quale sia stato il primo a spostarsi male, si sà però che esso è…
Presso la cittadina di Boulogne,Helene (Seyring) si illude di ritrovare il tempo andato con un ex amante (Kerien) che pero' arriva assieme alla nuova fiamma ( Klein).Il regista Resnais ambienta il film in una citta' che si porta ancora dietro i segni della seconda guerra mondiale e mantiene, come tanto suo cinema una rilessione sulla memoria,descrivendo i rappori sentimentali tra i…
In questo capitolo per la prima volta (e per puro caso) gettiamo uno sguardo più approfondito a un certo cinema inglese un po' snobbato dalle classifiche dei cineasti (quelli…
Ci sono film di cui avevo letto recensioni appassionate o anche solo molto attente in libri di cinema che stimo, film che ho aspettato per 15, 20 anni (perché in TV non li beccavo mai), ma che quando li ho visti…
Terzo lungometraggio a firma Resnais: l'autore, fra i principali esponenti della Nouvelle vague, affina le sue tecniche, paradossalmente, involvendosi. Perchè la struttura narrativa di questo Muriel è senza dubbio più compiuta e precisa di quelle dei precedenti Hiroshima e Marienbad; e se le velleità autoriali del regista, per l'appunto, si riducono e ripiegano su…
A mio parere, con questo film, Resnais tenta di descrivere, secondo i canoni dell’oggettività cinematografica, dinamiche intime che è pressoché impossibile rappresentare sullo schermo. L’impresa è indubbiamente coraggiosa, anche perché all’epoca rappresentava un tentativo di evoluzione rispetto ai primi film del regista francese (Hiroshima e…
Se il cinema è il luogo dell’anima, come qualcuno ha scritto, non tutti i film determinano nello spettatore quella risposta che Cocteau chiamava “lo stile interiore”. “C’è…
Muriel, primo film “a colori” di Resnais, è sicuramente un ulteriore importante tassello che si inserisce nella alla “tematica” della memoria e del “ricordo” (l’importanza di “ricordare” soprattutto) così prioritaria nella prima fase operativa del regista, che poi, soprattutto nei tempi più maturi” che travalicano…
Una donna rivede il suo maturo ex amante, che è tornato a trovarla ma in compagnia di un’altra: il viaggio nella memoria rimane in sospeso, il tempo perduto non si ritrova più. Resnais torna a riflettere sui rapporti tra passato e presente; il tono è persino più cupo che nel precedente L’anno scorso a Marienbad e, come lì, manca un vero svolgimento…
...e sono più arrabbiati, vendicativi, sadici di prima! Il ritorno come sete di rivincita, di vendetta... o come semplice ritorno alla vita, all'amore, a un sogno di normalità che non potrà mai essere realizzato...…
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Commenti (4) vedi tutti
Indubbiamente è uno dei film più “lambiccati” del regista: qui la registrazione realistica dei gesti e degli oggetti, è esasperata da un montaggio ellittico talmente elaborato da diventare astratto che ci fa smarrire un poco a seguire i tormentati ricordi del protagonista diluiti dentro le banali convenzionalità della vita di tutti i giorni.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Un'opera complessa,un incrocio di passioni,di sentimenti e di rancori,ambientata da Resnais in una cittadina francese.Premiato al Festival di Venezia,assieme all'attrice protagonista.
leggi la recensione completa di ezioUn film molto sopravvalutato all'epoca: confuso, addirittura noioso, con attori tutti decisamente fuori parte. Resnais ha fatto di molto meglio!
commento di ligetiLa stazione: luogo di aria eccessiva, e la memoria, non riconoscendo le proprie ampolle, esce a caso.
commento di Huppert