Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Quando pensiamo ai meodrammi definiti fiammeggianti di Sirk pensiamo soprattutto a questo.L'epitome del melodramma popolare tanto caro all'autore.Impossibile codensare in due righe tutto quello che avviene nel film.Riassumendo e banalizzando si può dire che è la storia di quattro personaggi accoppiati a due a due nel modo sbagliato,è la storia di un amore negato per tanti anni che poi esplode in tutta la sua fiera intensità.E'la stria di un anelito di maternità.Ma se a dirla così sembra cosa semplice la realtà è ben diversa,ricca di divagazioni,complicazioni,malintesi fino al ricongiungimento.E'un film che fa dell'eccesso la sua cifra stilistica:eccesso nel disegno dei personaggi talmente sovraccarichi da essere irreali,eccesso nella recitazione degli attori mai visti così sopra le righe(e a Dorothy Malone,stupenda icona dell'eccesso a tutto tondo di questo film questa prova così intensamente vissuta è valsa un meritato premio Oscar),è eccessivo persino nel cromatismo molto accentuato,ma questa non è una novità per Sirk.Come le foglie al vento indica l'inellutabilità del destino umano,ci parla di libero arbitrio e di come l'uomo abbia la sinistra tendenza di usarlo sempre nella maniera sbagliata,è l'archetipo inimitabile dello schema narrativo delle soap operas.E'un film di manierismo formale molto accentuato ma che quasi non disturba in un contesto tanto avvelenato,l'uomo viene disegnato in tutta la sua miseria,in tutta la sua bestialità.Aristotele diceva che l'uomo è l'unico animale ragionevole.A vedere questo film di Sirk c'è molto da dubitare sull'affermazione del grande filosofo greco....
lo stato dell'arte del suo cinema
ta i 4 è il più misurato
bravo
dispiace dirlo ma la Malone è tuttan altra cosa
stupenda icona dell'eccesso
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