Regia di Bertrand Bonello vedi scheda film
Esperimento ardito, questo di Bonello. "Zombi Child" cerca di coniugare il classico "teen horror" con qualcosa di più alto, filosofico e storico. Quelle cose che solo i francesi, con la solita supponenza, cercano di fare, per distinguersi dagli altri. Al termine di una visione esteticamente piacevole, (sono francesi, suvvia), in realtà rimane un pastrocchio che si muove lungo due direttive: la storia di questo zombi haitiano, (lontanissimo dagli zombi del classico cinema horror degli ultimi anni), con tutte le declinazioni sul "voodoo" locale, demoni e magia nera, e che rimane decisamente la parte più riuscita del film, coinvolgente e al limite del documentario, e la storia di queste ragazze, studentesse di un college super esclusivo, tutte divisa, cellulari e brutta musica, che al loro interno, nella loro confraternita, accettano una ragazza di Haiti, che si scoprirà poi essere la nipote dello zombi haitiano, di cui, parallelamente, vediamo la storia. Tutto questo è sviluppato in maniera lenta e noiosa, in cui si spera capiti presto qualcosa, visto che una certa tensione di fondo, anche erotica, esiste, ma che porterà solo a un finale che cerca di riscattare tutto il film, ma finisce per suonare kitsch e poco interessante. Non si capisce, o magari sono io che non ho capito, che diamine volesse raccontare Bonello, anche se leggo di discorsi colonialisti, libertà guadagnate e altre amenità simili, che. vabbé, sono davvero pretenziose. Un horror tanto per dare un'etichetta, perché "Zombi Child" è un film a sé, e magari interessante anche solo per questo, ma che non è riuscito a convincermi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta