Haiti, 1962. Un uomo viene riportato in vita per essere costretto a lavorare nell'inferno delle piantagioni di canna da zucchero. 55 anni dopo, nel prestigioso collegio della Legion d'onore a Parigi, un'adolescente haitiana affida ai suoi nuovi amici il segreto che perseguita la sua famiglia. Non sa che ciò porterà verso l'irreparabile.
Note
Attraverso tempi e luoghi diversi, si racconta la storia dell'haitiano Clairvius Narcisse, trasformato in uno zombie da un sortilegio voodoo, e del suo rapporto con una quindicenne e sua zia, una sacerdotessa.
Nella rappresentazione iconoclasta delle contraddizioni storiche della grandeur francese, B. procede nuovamente nel doppio segno di un cinema di riflessioni politiche e ricadute individuali. Sbilanciato, con ingenuità poco perdonabili ed un finale drammatico che l'istrionismo un po' kitsch del buon Baron Samedì fa giustamente cadere nel ridicolo.
ancora una volta Bonello dimostra di saper creare, attraverso delle sequenze eleganti e inquietanti, del buon cinema, almeno dal punto di vista visivo. arrivati alla fine, si rimane però delusi dall'insieme dell'opera, troppo poco strutturata narrativamente. poi, bisognerebbe dirgli di piantarla di fare anche il compositore, che proprio non è cosa.
Soprattutto nella parte haitiana, con sequenze immerse in una penombra post-crepuscolare, Bonello crea un'atmosfera sottilmente inquietante, sprofondando lo spettatore in un mondo di tenebra intrigante e ipnotico, che irromperà nella cartesiana realtà parigina attraverso i riti voodoo della mambo.
Ammessa nella ristretta cerchia di una sorellanza collegiale parigina, la giovane haitiana Mélissa ha in realtà un pedigree che incute rispetto e suscita timore. Intende approfittarne la sua amica Fanny, alle prese con assillanti questioni di cuore.
Ecoutez monde blanc ma voix de zombi
Procede nuovamente nel doppio segno di un cinema di riflessioni… leggi tutto
Dal Wes Craven del Serpente e l'arcobaleno al Barone Samedi di 007 - Live and Let Die, Zombi Child non nasconde mai la sua vena citazionistica. Eppure, come capita ad ogni nuovo film di Bertrand Bonello, è davvero impossibile prevedere cosa possa attenderci. E quindi rieccoci stupiti di fronte al suo nuovo film, un horror sui generis che, se si fa eccezione per… leggi tutto
Ammessa nella ristretta cerchia di una sorellanza collegiale parigina, la giovane haitiana Mélissa ha in realtà un pedigree che incute rispetto e suscita timore. Intende approfittarne la sua amica Fanny, alle prese con assillanti questioni di cuore.
Ecoutez monde blanc ma voix de zombi
Procede nuovamente nel doppio segno di un cinema di riflessioni…
Esperimento ardito, questo di Bonello. "Zombi Child" cerca di coniugare il classico "teen horror" con qualcosa di più alto, filosofico e storico. Quelle cose che solo i francesi, con la solita supponenza, cercano di fare, per distinguersi dagli altri. Al termine di una visione esteticamente piacevole, (sono francesi, suvvia), in realtà rimane un pastrocchio che si muove lungo due…
Ecco la playlist dei magnifici sette film visti durante questo 72esimo Festival, di Cannes 2019, la mia più esperienza più lunga finora sulla Croisette, avendo per la prima volta assisitito quasi…
72 Festival di Cannes 2019
Quinzaine des Réalisateurs
Horror assolutamente contemporaneo ed angosciante al punto giusto, Zombi Child del talentuoso regista francese Bertrand Bonello riesce a dire qualcosa di originale sull'abusatissimo, negli ultimi anni, tema zombie (a cui rimanda una battuta-frecciatina sul fatto che nelle pellicole di una volta i morti viventi si…
Parasite di Bong Joon ho: Palma d'oro al 72° Festival di Cannes. Comunque sia andata a finire, si è trattato di un festival qualitativamente alto,… segue
La sigla di Cannes è una scala, una montée de marches verso le stelle, verso la Palma d'Oro che come astro del cielo si solleva.
https://www.youtube.com/watch?v=nbiYYbUZQK8…
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS Haiti 1962 - Parigi ai giorni nostri. Oltre 55 anni separano da una parte un oscuro rito magico perpetrato da un locale ai danni di suo fratello, ordito per ragioni legate ad un lascito ereditario conteso, e che a causa di ciò apparentemente muore, trasformandosi in realtà in zombie, e destinato a venie sfruttato come un…
Dal Wes Craven del Serpente e l'arcobaleno al Barone Samedi di 007 - Live and Let Die, Zombi Child non nasconde mai la sua vena citazionistica. Eppure, come capita ad ogni nuovo film di Bertrand Bonello, è davvero impossibile prevedere cosa possa attenderci. E quindi rieccoci stupiti di fronte al suo nuovo film, un horror sui generis che, se si fa eccezione per…
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Commenti (3) vedi tutti
Nella rappresentazione iconoclasta delle contraddizioni storiche della grandeur francese, B. procede nuovamente nel doppio segno di un cinema di riflessioni politiche e ricadute individuali. Sbilanciato, con ingenuità poco perdonabili ed un finale drammatico che l'istrionismo un po' kitsch del buon Baron Samedì fa giustamente cadere nel ridicolo.
leggi la recensione completa di maurizio73ancora una volta Bonello dimostra di saper creare, attraverso delle sequenze eleganti e inquietanti, del buon cinema, almeno dal punto di vista visivo. arrivati alla fine, si rimane però delusi dall'insieme dell'opera, troppo poco strutturata narrativamente. poi, bisognerebbe dirgli di piantarla di fare anche il compositore, che proprio non è cosa.
commento di giovenostaSoprattutto nella parte haitiana, con sequenze immerse in una penombra post-crepuscolare, Bonello crea un'atmosfera sottilmente inquietante, sprofondando lo spettatore in un mondo di tenebra intrigante e ipnotico, che irromperà nella cartesiana realtà parigina attraverso i riti voodoo della mambo.
leggi la recensione completa di port cros