Regia di Carlo Sironi vedi scheda film
VENEZIA 76 - ORIZZONTI La necessità di restare freddi e composti, annientando quel calore che rende pure gli animali dei tutori amorevoli predisposti a donare tutto se stessi per la propria creatura. In una città sulla costa laziale, il giovane ladruncolo Ermanno riceve dallo zio Fabio un incarico ben retribuito: accollarsi la paternità del bimbo di cui è incinta una ragazza polacca, riconoscerlo e poi indurre la copoia di zii sterili ad adottarlo dopo la fuga della madre, pure lei retribuita a dovere. Il lavoretto procede bene, fino a che la bimba, di nome Sole, nasce prematura, e rende necessario alla madre allattarla.
Per costei, ma anche per Ermanni, a quel punto tutt'altro che un estraneo, la tentazione di fuggire per amarsi e costruirsi una vera vita di coppia e famiglia finisce per sfiirarli fino ad attirarli nell'unico progetto sentimentalmente sensato e genuino di tutto quel complicato intrigo di interessi e sentimenti. Funziona bene l'opera di esordio nel lungometraggio di Carlo Sironi, che firma un'ooera ticcante sfruttando un argomento rischioso in cui diversi altri colleghi hanno già fallito clamorosamente.
Fresca l'intesa che si crea tra i due bravissimi giovani protagonisti: Sandra Drzymalska dal viso dolce e pietrificato che ricorda Elle Fanning, e l'Ermanno di Claudio Segaluscio, viso sbattuto ed attonito da cane bastonato che ben diflette le incognite esistenziali di una vita alla ricerca di un vero stimolo genuino che possa partire da un disinteressato sentimento di affetto paterno di cui lui mon ha mai potuto godere.
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