Regia di Lorcan Finnegan vedi scheda film
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Pasticcio imbarazzante, un incrocio tra film sui bambini posseduti (Omen, Demon ecc) e film che parlano della parabola esistenziale alla Malick (the tree of life)..Salvo l'inizio promettente ma tutto ciò che segue è una banale metafora della vita borghese nemmeno troppo velata. Un Lanthimis non riuscito. Straniante ma prevedibile
commento di almodovarianaVorrebbe probabilmente essere un' allegoria nichilista, ma la cosa davvero scialba è la sceneggiatura, per cui il film ne esce male. Brutto. In rete si possono trovare delle spiegazioni della storia che permettono di dargli un senso, ma un film non dovrebbe essere comprensibile tramite aiuti esterni. Voto: 2 stelle (2024)
commento di robynestaSimple Game ("I... said... i'm... not... your... fucking... mother!").
leggi la recensione completa di mckVisionario al punto giusto. Mi ha molto ricordato "Il prigioniero", la serie tv degli anni '60. Sarà il mio un giudizio di parte, ma 4 stelle le merita tutte.
commento di quantimondiParte come commedia, poi va sul grottesco, x finire nell'orrore ! Bravo il regista e gli attori, film da vedere assolutamente , da non perdere !
commento di polacmarParte in sordina tra commedia e grottesco, poi via via si fa sempre più disturbante. Non male.
commento di ssiboniAngoscioso, inquietante, fa molto pensare: "Siamo tutti in questa trappola?" Sì. E' la visione estremizzata delle nostre vite.
commento di GabryLedFilm che bisogna attentamente capirlo e poi ognuno ne trae le conclusioni proprie.
leggi la recensione completa di chribio1Ne ho visto solo un pezzo, insostenibile per me come genitore, direi proprio un film dell'orrore.
commento di faumesAllegoria kafkiana dell' "american dream". Lettura postmoderna dell'Inferno dantesco. "Sintomo" allucinatorio del conflitto edipico irrisolto. Quadro vivente alla de Chirico rappresentante il dilemma esistenziale umano. Visione teorematica della fine della sessualità e della famiglia. E molto altro... Voto 7.
commento di ezzo24Sci-fi visionario che porta con se una riflessione profonda. Bello e fuori dagli schemi.
commento di macchianeraEstremamente negativo, una trappola per chi era abituato "ai confini della realtà" o per chi si aspetta una storia moderna. Trovata non originale che non si sforza neanche di giustificarsi. Sembra bello ma lo sconsiglio vivamente. Voto 4.
commento di ivanobluNon è un capolavoro ma a me è piaciuto. Lo definirei una specie di esperimento distopico sociale senza "mandanti" (il finale è volutamente irrisolto), che lascia una traccia di inquietudine e straniamento nello spettatore anche dopo la visione. Come trama e concetti è accostabile ad alcune cose di Vincenzo Natali. Molto particolare.
commento di Arch_StantonFilm spiazzante e insolito, tra horror e sci-fi "disturbante" e "inquietante"
leggi la recensione completa di Furetto60Il problema non è tanto il soggetto immaginifico quanto il fatto che la sceneggiatura ci si appoggia sopra senza sviluppare una trama nè dialoghi capaci di tenere viva l'attenzione per il tempo di un lungometraggio. Avrebbe funzionato meglio come episodio di "Ai confini della realtà".
commento di bombo1I rettiliani, questi sconosciuti
commento di gruvierazUn film che mi ha preso dall'inizio alla fine,eccentrico e visionario...in parole povere,un capolavoro da consigliare in modo assoluto.
commento di ezioEmerge, ad onta dell'angosciosa ambientazione di stranianti scenografie magrittiane,il sottotesto ironico e beffardo della vulnerabilità biologica di una specie dominante che,non ostante il vantaggio neocorticale,rivela il tallone d'Achille d'una emotività limbica che soccombe inesorabilmente di fronte alla spietata logica dell'invasore rettiliano.
leggi la recensione completa di maurizio73non fa paura, non diverte, non commuove (ma quando mai?), non fa pensare, non fa neanche tanto incazzare, non...e si potrebbe andare avanti mettendo dei verbi a casaccio. dopo un inizio vagamente incuriosente, ma già pieno di cliché, si procede stancamente verso la fine, giusto per capire come va a finire. what a waste of time!
commento di giovenostaDopo un inizio inquietantissimo, che riprende con efficacia il tema del quartiere residenziale apparentemente perfetto, ma in realtà incubatore di angosce ed incubi, già toccato in tanti film, Vivarium perde per strada un po’ di smalto, cadendo nella nella ripetitività della sua formula. Pertinentissima resa scenografica dei non-luoghi trappola.
leggi la recensione completa di port cros