Maud è una giovane e religiosa badante. Ben presto, però, matura una pericolosa fissazione per salvare l'anima di Amanda, l'affascinante donna che ha in cura.
Benchè ampiamente prevedibile, la catarsi finale (in loop) sembra riscattare una squallida storia di miserie terrene che trova nelle capacità di astrazione e trasfigurazione dello spirito umano il suo profondo senso trascendente. L'auto da fè dei santi però, non rallegra tutti quanti!
Il vero horror di questo film è la rappresentazione della realtà intima di Maud, una donna che avvolge la sua esistenza nel bozzolo della spiritualità per sfuggire ad un enorme disagio depressivo.
Questo è il classico film tutto in mano alla direzione. Il classico film dove la trama è solo un canovaccio di massima sul quale il regista esprime la sua arte e la sua visione. Il fatto che Rose Glass lo abbia realizzato da esordiente a 29 anni la dice lunga sul suo talento.
Dopo gli ultimi acclamati e assolutamente riusciti esperimenti horror degli ultimi tempi, il cinema di genere pare stia risorgendo, ricco di nuove idee, un’estetica innovativa, e una determinante presenza femminile tra cast e team tecnico. Saint Maud è un’ennesima conferma.
Straziante e impressionante viaggio (al femminile) nella mente di una ragazza in bilico tra santità e follia. Esordio dietro la macchina da presa per la promettente Rose Glass, autrice di talento in grado di esprimere al meglio (anche visivamente) eterni temi esistenziali.
Pregate con me: 1, 2, 3, 4, 5 ,6 ,7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 ,15, 16, 17, 18, 19, 20 ,21, 22, 23 e 24.
Ventiquattro fotogrammi: un’epifania.
Il 25° è composto dalla stessa materia che divide quei 24 frame uno dell’altro: il nero.
Poi: il titolo, in bianco.
Ha combinato qualcosa (massaggio cardio-polmonare in… leggi tutto
Maud è una infermiera che presta servizio a domicilio. Fervente religiosa, vive sola in un appartamento spartano, ed è convinta che Dio abbia in serbo per lei qualche compito speciale. Un giorno viene chiamata ad assistere una donna di spettacolo ammalata di cancro. Quest’ultima, ancora piena di vita nonostante la malattia, urterà la sensibilità di Maud, la…
"(Halloween) È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata…
Come oramai da un anno e un mese, siamo in attesa. In attesa di capire se le sale possono ripartire. In attesa di tornare al cinema per goderci un’emozione. In attesa di condividere un rito divenuto integrante…
Maud è un'infermiera con un passato da dipendente di un ospedale pubblico, e che invece al momento si occupa di assistere i malati ed i non autonomi direttamente al loro domicilio.
Per questo motivo la vediamo venir assunta da Amanda, una ex ballerina e coreografa di fama, afflitta da una malattia terminale che la immobilizza ad una sedia.
Una donna dal carattere forte, e dalle…
Pregate con me: 1, 2, 3, 4, 5 ,6 ,7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 ,15, 16, 17, 18, 19, 20 ,21, 22, 23 e 24.
Ventiquattro fotogrammi: un’epifania.
Il 25° è composto dalla stessa materia che divide quei 24 frame uno dell’altro: il nero.
Poi: il titolo, in bianco.
Ha combinato qualcosa (massaggio cardio-polmonare in…
Presentandoci la vicenda di un'infermiera che offre i suoi servigi come badante presso la dimora di una ricca ex star della danza, negli ultimi suoi giorni di vita a causa di un terribile cancro, "Saint Maud" sembra voler porre un ponte tra vita terrena e santità e offrire un'analisi dell'interazione di fede tra sè stessi e il divino, un complicato rapporto fatto di auto…
Maud (Morfydd Clark), giovane infermiera con un passato turbolento, si trova ad assistere Amanda (Jennifer Ehle), una celebre artista afflitta da un male incurabile. Fervente e convinta credente, Maud non apprezza il comportamento disinibito di Amanda che, pur se in condizioni di invalidità sempre più in peggior progresso, non rinuncia a rapporti di sesso…
Opera prima della regista emergente Rose Glass, Saint Maud presenta un ritratto nudo e crudo della malattia mentale, incarnatasi e fattasi horror.
Cosa vede una persona affetta da schizofrenia, cosa la conduce a compiere gesti incomprensibili ed esasperati, e quale è stato il trigger che ha fatto scattare la discesa verso l’oblio?
Una domanda univoca non si può trovare, e…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (8) vedi tutti
Benchè ampiamente prevedibile, la catarsi finale (in loop) sembra riscattare una squallida storia di miserie terrene che trova nelle capacità di astrazione e trasfigurazione dello spirito umano il suo profondo senso trascendente. L'auto da fè dei santi però, non rallegra tutti quanti!
commento di maurizio73Il vero horror di questo film è la rappresentazione della realtà intima di Maud, una donna che avvolge la sua esistenza nel bozzolo della spiritualità per sfuggire ad un enorme disagio depressivo.
commento di GabryLedVomito allo stato puro!
commento di arcarsenal79Questo è il classico film tutto in mano alla direzione. Il classico film dove la trama è solo un canovaccio di massima sul quale il regista esprime la sua arte e la sua visione. Il fatto che Rose Glass lo abbia realizzato da esordiente a 29 anni la dice lunga sul suo talento.
commento di bombo1Follie mentali di un'infermiera bigotta.
commento di gruvierazLa conversa di Scarborough. (I saw the light. It's fire.)
leggi la recensione completa di mckDopo gli ultimi acclamati e assolutamente riusciti esperimenti horror degli ultimi tempi, il cinema di genere pare stia risorgendo, ricco di nuove idee, un’estetica innovativa, e una determinante presenza femminile tra cast e team tecnico. Saint Maud è un’ennesima conferma.
leggi la recensione completa di CocchanStraziante e impressionante viaggio (al femminile) nella mente di una ragazza in bilico tra santità e follia. Esordio dietro la macchina da presa per la promettente Rose Glass, autrice di talento in grado di esprimere al meglio (anche visivamente) eterni temi esistenziali.
leggi la recensione completa di undying