Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Uno dei film più interessanti e geniali di Ferreri.
In una villa che diviene la metafora della società, quattro uomini si rinchiudono per suicidarsi mangiando. Visto che s'annoiano, invitano anche una donna che inizia ad ingrassare assieme a loro.
Il cibo ed il sesso vengono intesi dal regista come simboli del capitalismo e dell'arraffo sfrenato che spinge i quattro protagonisti a nutrirsene avidamente fino a crepare. Crepare senza sensi di colpa e senza rimpianti, crepare solo in nome dell'avidità, del godimento e del possesso.
Nonostante l'ironia che pervade l'intera pellicola ed il dramma che resta sempre allo stato latente, è un film cupo come la notte, intriso di una visione lucidissima della società; una visione talmente pessimista che leva il fiato.
Attori formidabili. Ritmo eccellente. Capolavoro assoluto.
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